30 Partiti di là, attraversavano la Galilea, ma egli non voleva che alcuno lo sapesse. 31 Insegnava infatti ai suoi discepoli e diceva loro: «Il Figlio dell’uomo viene consegnato nelle mani degli uomini e lo uccideranno; ma, una volta ucciso, dopo tre giorni risorgerà». 32 Essi però non capivano queste parole e avevano timore di interrogarlo.
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Sto cercando di cogliere nei tre annunci della sua Pasqua che il Signore dà ai suoi discepoli una catechesi “per strada” mentre vanno verso Gerusalemme. Forse al primo annuncio di Mc.8 è seguito l’insegnamento sulla potenza divina di Gesù contro il Male e la Morte, con il miracolo della Trasfigurazione e la liberazione del ragazzo dallo spirito cattivo che lo dominava. Forse questo secondo annuncio è il principio di un insegnamento sulla comunione d’amore attraverso tre figure: i bambini, le donne e il mistero dei poveri con la crisi di un uomo troppo ricco. Ma forse sono mie fantasie.
Il ver.30 chiede la segretezza anche del suo semplice passaggio per la Galilea verso Gerusalemme. Forse Gesù vuole che la sua divina potenza sia rivelata direttamente dal mistero e dalla comunione dei piccoli e dei poveri. E questo avverrà con il suo essere “consegnato nelle mani degli uomini” (ver.31). Se nel primo annuncio della sua Pasqua era il mondo religioso ebraico ad ucciderlo, qui si parla di una consegna “nelle mani degli uomini”: si parla dell’intera umanità? E lui, come uomo, il più piccolo e il più povero di loro, che lo uccideranno! Lui che, appunto, nel seguito del testo evangelico accosterà a questo il segno prezioso della piccolezza e della povertà come orizzonte essenziale del mistero di Dio!
La reazione di incomprensione e di paura da parte dei discepoli dice bene come l’immagine di Dio che Gesù presenta loro sia diametralmente opposta a quello che le religioni mondane pensano di Dio, e attraverso cui propongono all’umanità il positivo obiettivo della grandezza, del potere e della vittoria del forte. Mi sembra quindi che non si tratti di un’opposizione da parte dei discepoli, ma dello sgomento davanti ad un Dio piccolo e povero che propone di essere seguito in questo.
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.