7 Gesù, intanto, con i suoi discepoli si ritirò presso il mare e lo seguì molta folla dalla Galilea. Dalla Giudea 8 e da Gerusalemme, dall’Idumea e da oltre il Giordano e dalle parti di Tiro e Sidone, una grande folla, sentendo quanto faceva, andò da lui. 9 Allora egli disse ai suoi discepoli di tenergli pronta una barca, a causa della folla, perché non lo schiacciassero. 10 Infatti aveva guarito molti, cosicché quanti avevano qualche male si gettavano su di lui per toccarlo. 11 Gli spiriti impuri, quando lo vedevano, cadevano ai suoi piedi e gridavano: «Tu sei il Figlio di Dio!». 12 Ma egli imponeva loro severamente di non svelare chi egli fosse.
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Credo opportuno cogliere una diversità profonda tra i “discepoli” del ver.7 e la “grande folla” del ver.8. Con i discepoli Gesù “si ritirò presso il mare”, mentre “lo seguì molta folla” da tutte le direzioni e da tutte le terre, sia ebrei dalla Giudea e da Gerusalemme …, sia pagani dalle parti di Tiro e di Sidone: “una grande folla, sentendo quanto faceva, andò da lui” (ver.8).
Accanto a Gesù si raccoglie e si definisce una comunità che avrà il compito di testimoniarlo e di annunciarlo. La barca che Gesù chiede gli sia procurata dai discepoli “a causa della folla, perché non lo schiacciassero” (ver.9) rende peraltro l’idea della quantità di gente e del suo impetuoso bisogno di incontrarlo: “quanti avevano qualche male si gettavano su di lui per toccarlo” (ver.10)! Mi affascina l’anonimato e l’impeto di queste folle che non si trovano davanti alle “regole” per far parte del gruppo, ma che cercano e trovano Lui. Se dunque da una parte si struttura la comunità ecclesiale in termini definiti, come vedremo anche nei versetti successivi al nostro brano, dall’altra deve rimanere quella “folla” disordinata e persino violenta, che “sentendo quello che faceva, andò da lui”. Mi piace molto l’immagine di questo Gesù che non cessa di essere per tutti e con tutti, al di là dei confini della comunità dei discepoli!
C’è infatti un male comune che imprigiona tutti, ed è il male rappresentato dagli “spiriti impuri” dai quali Egli solo può liberare l’umanità. Ma a questi spiriti impuri che “quando lo vedevano, cadevano ai suoi piedi e gridavano ‘Tu sei il Figlio di Dio’ … egli imponeva loro severamente di non svelare chi fosse” (vers.11-12), perché il vero e pieno annuncio del Signore non è solo la sconfitta del Male, ma l’annuncio e il dono del Bene, cioè della luce e della potenza del suo Vangelo, che dona la nuova vita dei figli di Dio, e quindi libera dal Male e dalla Morte.
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.