Nella mia parrocchia hanno distribuito le domande che sono state proposte da Roma in preparazione del prossimo Sinodo. La cosa mi ha fatto molto piacere. Poi, leggendo con attenzione, mi sono chiesta se allora certe cose che sembravano sbagliate adesso con il nuovo Papa non lo sono più, come per esempio le unione degli omosessuali e che i divorziati risposati non possono fare la comunione. Penso che altre persone si siano fatte queste domande e le chiedo di dare una mano a me e anche a altri che magari si chiedono che cosa pensare.
La ringrazio per questo messaggio che ci dà occasione di riflettere su questo gesto che è senza dubbio di grande importanza. Per le grandi convocazioni di riflessione e di studio, sempre Roma ha mandato alle diocesi del mondo l’invito a meditare e ad esprimersi, proprio per rendere più ricca e feconda l’occasione di un incontro. Qui la grande novità sta nel fatto che vengano sollecitate risposte da tutti! E mi sembra che in questi tutti non siano comprese solamente le persone che hanno un contatto diretto e vivo con la comunità ecclesiale, ma anche chi la osserva dall’esterno e avverte l’importanza dei temi e dei quesiti. Non mi sembra che in queste domande si presenti peraltro un superamento di norme e un’abolizione di regole. Si chiede piuttosto come queste situazioni siano vissute, e come si valuti lo spessore dei problemi. Ma quello che più mi affascina nel ministero dell’attuale Papa, o Vescovo di Roma come Lui ha amato qualificarsi dal primo momento, è il pensiero e la preoccupazione a che a tutti sia annunciato il Vangelo. Un confronto solo con la Legge, porta con sè il rischio che il giudizio della norma escluda subito chi né è accusato, invitandolo semplicemente ad abbandonare una situazione sbagliata. Mi sembra che la proposta sia invece quella di portare ad ogni persona e ad ogni situazione, anche la più lontana, l’annuncio cristiano, la Buona Notizia di Gesù. Solo la potenza del Vangelo è capace di liberare da ogni prigionia. È dunque affascinante che siamo invitati a domandarci “come” possiamo portare il dono del Vangelo di Gesù ad ogni nostro fratello e sorella, cioè ad ogni persona, anche la più lontana dalla luce e dalla pace di Dio.
Un caro augurio di Buona Domenica a tutti.
Don Giovanni.
Domenica 17 Novembre 2013.