57 Mentre camminavano per la strada, un tale gli disse: «Ti seguirò dovunque tu vada». 58 E Gesù gli rispose: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo». 59 A un altro disse: «Seguimi». E costui rispose: «Signore, permettimi di andare prima a seppellire mio padre». 60 Gli replicò: «Lascia che i morti seppelliscano i loro morti; tu invece va’ e annuncia il regno di Dio». 61 Un altro disse: «Ti seguirò, Signore; prima però lascia che io mi congedi da quelli di casa mia». 62 Ma Gesù gli rispose: «Nessuno che mette mano all’aratro e poi si volge indietro è adatto per il regno di Dio».
Seleziona Pagina
COMMENTO Lc 9,27-62
Chiediamo scusa per la diserzione di questi giorni dal commento quotidiano del vangelo secondo Luca. Abbiamo dovuto muoverci tra molti appuntamenti! Questo non giustifica, ma anzi sottolinea il nostro dovere primario di accoglienza della Parola e di comunicazione e comunione con tutti voi sulla bellezza divina del Vangelo di Gesù. Il Signore anche in questi giorni ci ha condotti e illuminati e confidiamo abbia illuminato anche voi nel vostro ascolto quotidiano. Tutto questo ancor più l’avvertiamo come provocazione e come speranza per la nostra fedeltà nei prossimi giorni. Aiutateci pregando per noi e perdonando la nostra infedeltà. Osiamo per questo di chiedervi di essere voi ad accompagnare noi quando avvertite la possibilità di aiutarci. Non ci sembra di aver voluto “perdere tempo”. Quindi, aiutateci.
Per quanto riguarda il vangelo di oggi, nel mistero e nel dono della Sua risurrezione, chiediamo la grazia di poter custodire la presenza potente di Gesù negli ambiti della nostra umile vita! Tutto quello che vi accade deve essere accolto alla luce del Vangelo! Il frutto sarà quello di poter ricevere e custodire la Sua presenza principalmente nella custodia della Sua Parola, ma anche nelle umili scelte e nei preziosi incontri del nostro cammino quotidiano.
Dio vi benedica e voi continuate a consolarci e ad accompagnarci con la vostra mitezza e la vostra preghiera. Giovanni e Francesco