7 Vedendo ciò, tutti mormoravano: «È entrato in casa di un peccatore!». 8 Ma Zaccheo, alzatosi, disse al Signore: «Ecco, Signore, io do la metà di ciò che possiedo ai poveri e, se ho rubato a qualcuno, restituisco quattro volte tanto». 9 Gesù gli rispose: «Oggi per questa casa è venuta la salvezza, perché anch’egli è figlio di Abramo. 10 Il Figlio dell’uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto».
Seleziona Pagina
COMMENTO
Mentre riascolto la Parola che oggi commentiamo, l’occhio mi scivola su un’immagine che più di vent’anni fa mi ha regalato il vescovo di Ascoli Piceno. Sono riuscito a non perderla, perché mi ha molto affascinato. Vi è raffigurato il Cristo che sale in croce. L’immagine inconsueta mi ha sempre aiutato a ricordare e a tenere presente che Gesù è stato crocifisso perché Lui ha voluto offrire la sua vita divina per la salvezza di tutta l’umanità.
Al ver. 7 veniamo a sapere che contro questa figura di Gesù “tutti mormoravano: E’ entrato in casa di un peccatore!”.
Una certa antica disciplina, che anche oggi qualche volta riappare, non vuole che si prenda contatto con la persona e la vita dei peccatori, ma Gesù è venuto per quello. E, al ver. 6,viene accolto con gioia dal peccatore Zaccheo, che, essendo visitato dal Signore misericordioso, abbandona la sua vecchia vita avida e prigioniera e confessa al Signore il suo gesto di amore per i poveri e di riparazione dei suoi vecchi peccati.
A lui e a noi Gesù risponde proclamando il dono della salvezza di Zaccheo il peccatore, annunciandoci che “Il Figlio dell’uomo è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto” (ver. 10).
Dio ti benedica e tu prega per noi. Giovanni con Francesco