7 Vedendo ciò, tutti mormoravano: «È entrato in casa di un peccatore!». 8 Ma Zaccheo, alzatosi, disse al Signore: «Ecco, Signore, io do la metà di ciò che possiedo ai poveri e, se ho rubato a qualcuno, restituisco quattro volte tanto». 9 Gesù gli rispose: «Oggi per questa casa è venuta la salvezza, perché anch’egli è figlio di Abramo. 10 Il Figlio dell’uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto».
Luca 19,7-10

COMMENTO
Mentre riascolto la Parola che oggi commentiamo, l’occhio mi scivola su un’immagine che più di vent’anni fa mi ha regalato il vescovo di Ascoli Piceno. Sono riuscito a non perderla, perché mi ha molto affascinato. Vi è raffigurato il Cristo che sale in croce. L’immagine inconsueta mi ha sempre aiutato a ricordare e a tenere presente che Gesù è stato crocifisso perché Lui ha voluto offrire la sua vita divina per la salvezza di tutta l’umanità.
Al ver. 7 veniamo a sapere che contro questa figura di Gesù “tutti mormoravano: E’ entrato in casa di un peccatore!”.
Una certa antica disciplina, che anche oggi qualche volta riappare, non vuole che si prenda contatto con la persona e la vita dei peccatori, ma Gesù è venuto per quello. E, al ver. 6,viene accolto con gioia dal peccatore Zaccheo, che, essendo visitato dal Signore misericordioso, abbandona la sua vecchia vita avida e prigioniera e confessa al Signore il suo gesto di amore per i poveri e di riparazione dei suoi vecchi peccati.
A lui e a noi Gesù risponde proclamando il dono della salvezza di Zaccheo il peccatore, annunciandoci che “Il Figlio dell’uomo è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto” (ver. 10).
Dio ti benedica e tu prega per noi. Giovanni con Francesco