Mettiamo in rete le omelie delle ns. Parrocchie,
della  Domenica delle Palme 2013 – Anno C,

di don Giovanni Nicolini
omelia (file audio mp3-16′-2Mb)
alla Parrocchia Dozza-Calamosco

e di don Francesco Scimè
omelia (file audio mp3-19′-4Mb)
alla Parrocchia Sammartini, Ronchi-Bolognina, Caselle. Di questa Parrocchia pubblichiamo anche un ricordo scritto e visivo (alcune foto) della celebrazione liturgica quest’anno un po’ particolare…:
Nelle parrocchie di Sammartini, Caselle e Ronchi-Bolognina la liturgia della domenica delle Palme di quest’anno è stata molto diversa da quella dell’anno scorso e da quelle di tutti gli anni precedenti. Non è iniziata nella corte di una casa contadina, non c’è stata la lunga processione e l’arrivo alla chiesa della Bolognina. Questo non è stato possibile perché il terremoto ha reso non agibili tutte le chiese e da quel momento le liturgie sono state trasferite nella sede della Cooperativa Sammartini. Si era previsto di fare la processione partendo da un giardino vicino ma anche questo non è stato possibile a motivo del maltempo e del fango. Qualcuno aveva pensato di fare almeno un piccolo percorso nel piazzale asfaltato antistante ma anche questo non è stato possibile a causa della pioggia.

Questo è sembrato corrispondere a un preciso suggerimento del Signore che già tante volte, in questi ultimi mesi, ci ha spinto a cogliere l’esperienza difficile e dolorosa del terremoto come occasione per vedere e rivedere la nostra vita.

La riduzione all’essenziale dei segni della liturgia ha dato ancora maggiore importanza alla preghiera e all’ascolto delle parole proposte dalla liturgia, quelle dei libri liturgici e quelle che il Signore ha espresso dalla sacra Scrittura.

Questo si ripeterà ovviamente anche nelle liturgie del Triduo per cui la Settimana santa di quest’anno a Sammartini sarà vissuta in modo più raccolto degli anni precedenti. L’ascolto sarà ancora più importante del vedere. Sarà più immediato fare silenzio nei cuori, fare tesoro di ogni parola che il Signore vorrà comunicare. Una sorta di ritiro spirituale per l’anima di ciascuno, per la comunione delle persone, per la loro fraternità intorno alla Pasqua del Signore.

Con tutto questo la liturgia si è improvvisamente “illuminata” per la presentazione  fatta da Rossella e Arrigo del loro bimbo, nato da pochissimi giorni e che sarà battezzato nel periodo di Pasqua.”