II Domenica di Quaresima (Anno C)

Le letture della Messa secondo il lezionario festivo ufficiale sono:
Gen 15,5-12.17-18 Sal 26 Fil 3,17- 4,1 Lc 9,28-36

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(V. anche la pagina “Archivio dei foglietti delle letture poliglotte”).
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 Ascolta le letture in formato mp3 (dal sito www.proclamarelaparola.it a cura di Sandro Merendi).

Di seguito i testi liturgici della II Domenica di Quaresima (Anno C).
N.B: le parti eventualmente comprese tra parentesi quadre non fanno parte dei testi “ufficiali” del lezionario festivo.

Genesi 15,5-18 (15,5-12.17-18)

In quei giorni, Dio 5 condusse fuori Abram e gli disse: «Guarda in cielo e conta le stelle, se riesci a contarle»; e soggiunse: «Tale sarà la tua discendenza». 6 Egli credette al Signore, che glielo accreditò come giustizia.
7 E gli disse: «Io sono il Signore, che ti ho fatto uscire da Ur dei Caldei per darti in possesso questa terra». 8 Rispose: «Signore Dio, come potrò sapere che ne avrò il possesso?». 9 Gli disse: «Prendimi una giovenca di tre anni, una capra di tre anni, un ariete di tre anni, una tortora e un colombo». 10 Andò a prendere tutti questi animali, li divise in due e collocò ogni metà di fronte all’altra; non divise però gli uccelli. 11 Gli uccelli rapaci calarono su quei cadaveri, ma Abram li scacciò.
12 Mentre il sole stava per tramontare, un torpore cadde su Abram, ed ecco terrore e grande oscurità lo assalirono. [13 Allora il Signore disse ad Abram: «Sappi che i tuoi discendenti saranno forestieri in una terra non loro; saranno fatti schiavi e saranno oppressi per quattrocento anni. 14 Ma la nazione che essi avranno servito, la giudicherò io: dopo, essi usciranno con grandi ricchezze. 15 Quanto a te, andrai in pace presso i tuoi padri; sarai sepolto dopo una vecchiaia felice. 16 Alla quarta generazione torneranno qui, perché l’iniquità degli Amorrei non ha ancora raggiunto il colmo».]
17 Quando, tramontato il sole, si era fatto buio fitto, ecco un braciere fumante e una fiaccola ardente passare in mezzo agli animali divisi. 18 In quel giorno il Signore concluse quest’alleanza con Abram:
«Alla tua discendenza
io do questa terra,
dal fiume d’Egitto
al grande fiume, il fiume Eufrate».

Salmo 26(27)

DIO E’ LA MIA LUCE, DIO E’ LA MIA SALVEZZA, DI CHI AVRO’ PAURA

1 Il Signore è mia luce e mia salvezza:
di chi avrò timore?
Il Signore è difesa della mia vita:
di chi avrò paura? RIT.

7 Ascolta, Signore, la mia voce.
Io grido: abbi pietà di me, rispondimi!
8 Il mio cuore ripete il tuo invito:
«Cercate il mio volto!».
Il tuo volto, Signore, io cerco. RIT.

9 Non nascondermi il tuo volto,
non respingere con ira il tuo servo.
Sei tu il mio aiuto, non lasciarmi,
non abbandonarmi, Dio della mia salvezza. RIT.

13 Sono certo di contemplare la bontà del Signore
nella terra dei viventi.
14 Spera nel Signore, sii forte,
si rinsaldi il tuo cuore e spera nel Signore. RIT.

Filippesi 3,17-4,1

3,17 Fratelli, fatevi insieme miei imitatori e guardate quelli che si comportano secondo l’esempio che avete in noi. 18 Perché molti – ve l’ho già detto più volte e ora, con le lacrime agli occhi, ve lo ripeto – si comportano da nemici della croce di Cristo. 19 La loro sorte finale sarà la perdizione, il ventre è il loro dio. Si vantano di ciò di cui dovrebbero vergognarsi e non pensano che alle cose della terra.
20 La nostra cittadinanza infatti è nei cieli e di là aspettiamo come salvatore il Signore Gesù Cristo, 21il quale trasfigurerà il nostro misero corpo per conformarlo al suo corpo glorioso, in virtù del potere che egli ha di sottomettere a sé tutte le cose.
4,1 Perciò, fratelli miei carissimi e tanto desiderati, mia gioia e mia corona, rimanete in questo modo saldi nel Signore, carissimi!

Luca 9,28-36

In quel tempo, 28 [circa otto giorni dopo questi discorsi,] Gesù prese con sé Pietro, Giovanni e Giacomo e salì sul monte a pregare. 29 Mentre pregava, il suo volto cambiò d’aspetto e la sua veste divenne candida e sfolgorante. 30 Ed ecco, due uomini conversavano con lui: erano Mosè ed Elia, 31 apparsi nella gloria, e parlavano del suo esodo, che stava per compiersi a Gerusalemme.
32 Pietro e i suoi compagni erano oppressi dal sonno; ma, quando si svegliarono, videro la sua gloria e i due uomini che stavano con lui. 33 Mentre questi si separavano da lui, Pietro disse a Gesù: «Maestro, è bello per noi essere qui. Facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia». Egli non sapeva quello che diceva.
34 Mentre parlava così, venne una nube e li coprì con la sua ombra. All’entrare nella nube, ebbero paura. 35 E dalla nube uscì una voce, che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’eletto; ascoltatelo!».
36 Appena la voce cessò, restò Gesù solo. Essi tacquero e in quei giorni non riferirono a nessuno ciò che avevano visto.

N.B. Per i canti della liturgia domenicale di Sammartini, fare riferimento alle indicazioni diffuse tramite Whatsapp.

CANTI PER LA LITURGIA DOMENICALE DELLA DOZZA

(L’audio dei canti utilizzati nella liturgia è reperibile cliccando QUI)

CONVOCAZIONE
228 VIENI O LUCE VERA

O luce radiosa, eterno splendore del Padre,
Cristo Signore immortale

1 Vieni o luce vera
vieni o vita eterna
vieni mistero nascosto
vieni tesoro prezioso
2 vieni realtà ineffabile
persona incomprensibile
vieni perenne esultanza
luce che non ha tramonto
3 vieni o vera attesa
di tutti quanti i salvati
risveglio dei dormienti
e risurrezione dei morti
4 vieni onnipotente
che tutto fai e rinnovi
che ogni cosa trasformi
con il tuo solo volere
5 Dio che rimani immobile
e sempre tutto ti muovi
e vieni a noi nella morte
tu al di sopra dei cieli
6 vieni o nome amato
amato e ripetuto
di te nessuno può dire
come e quale tu sia
7 vieni o gioia eterna
vieni corona di gloria
l’anima misera mia
vuole e desidera te
8 vieni a me che son solo
da tutti m’hai separato
e mi hai reso solo
solo su tutta la terra
9 tu m’hai acceso in cuore
il desiderio di te
mio respiro e mia vita
gioia dell’anima mia
10 ed ora dunque sovrano
poni in me la tua tenda
in me rimani e dimora
sino alla fine o buono

INIZIALE
166 SVEGLIATI O TU CHE DORMI (Ef 5)

Rit. Svegliati o tu che dormi
destati dai morti
e Cristo Signore risplenderà su di te

(donne)
1 Di Dio voi siate imitatori
come figli carissimi e amati
e camminate nella carità
come anche Cristo ha amato voi
(uomini)
ed è per questo che è stato scritto Rit.

(donne)
2 Cristo ha dato se stesso per noi
vittima a Dio in soave odore
se un tempo eravate tenebra
ora siete luce nel Signore
(uomini)
ed è per questo che è stato scritto Rit.

(donne)
3 camminate come figli della luce
in bontà giustizia e verità
non comunicate alle opere delle tenebre
cercate ciò che è gradito al Signore
(uomini)
ed è per questo che è stato scritto Rit.

(donne)
4 tutte le cose che sono condannate
son rivelate dalla luce
perché tutto quello che si manifesta
è la luce del Signore
(uomini)
ed è per questo che è stato scritto Rit.

(donne)
5 voi camminate non come stolti
ma vigilate da uomini sapienti
e profittate del tempo presente
perché i giorni sono cattivi
(uomini)
ed è per questo che è stato scritto Rit.

(donne)
6 non diventate uomini insipienti
ma comprendete la volontà di Dio
di vino voi non ubriacatevi
ma siate pieni di Spirito Santo
(uomini)
ed è per questo che è stato scritto Rit.

(donne)
7 parlate tra voi in salmi e inni
cantando a Dio nei vostri cuori
rendete grazie sempre in ogni cosa
a Dio Padre nel nome del suo Figlio
(uomini)
ed è per questo che è stato scritto Rit.

OFFERTORIO
127 COM’È BELLO SIGNOR STARE QUI (Mt 17)

Rit. Com’è bello Signor stare qui
Noi faremo qui tre tende
una per te per Elia per Mosé

1 Gesù prese con sé
i discepoli suoi
Pietro Giovanni e Giacomo
e sul monte salì

2 e mentre lui pregava
il suo volto cambiò
la veste sua splendente
di luce sfolgorò

3 ed ecco apparve loro
Mosé e il profeta Elia
parlavano insieme
con lui il Signor

4 Pietro disse a Gesù
è bello stare qui
Signore se tu vuoi
tre tende qui farò

5 stava parlando ancor
li avvolse una nube
era piena di luce
la nube li adombrò

6 ed ecco una voce
diceva dalla nube
è questi il mio figlio
è lui l’eletto mio

7 è questo il prediletto
nel quale mi compiaccio
chi ascolta la sua voce
ascolta me in lui

8 udendo si prostrarono
col volto verso terra
son presi da spavento
i discepoli suoi

9 Gesù toccò i discepoli
e disse non temete
guardando essi videro
solo con lor Gesù

10 non dite a nessuno
quello che avete visto
scendendo giù dal monte
così disse Gesù

11 non dite a nessuno
quel che avete veduto
finché il figlio dell’uomo
risorto non sarà

COMUNIONE
41 È QUESTO IL BUON PROFUMO (Gen 27)

Rit. È questo il buon profumo
del figlio amato mio
come l’odor di un campo
benedetto dal Signor
conceda a te il nostro Dio
frumento e vino nuovo
e rugiada dal cielo

1 Il Dio dei miei padri
che è stato mio pastor
Iddio ti benedica
il Signor sia su di te
il nostro Dio sia su di te
sia sempre ricordato
in te il nome dei padri tuoi

2 ti servano le genti
si prostrino a te
i figli di tua madre
e ti servano i fratelli
si prostrerà ognuno a te
e chi ti benedice
il Signore benedirà

3 Giacobbe ti chiamavi
così dice il Signor
da ora e per sempre
Israele è il nome tuo
ti chiamerai Israel
con Dio e con gli uomini
hai lottato e vinto

4 così dice il Signore
il seme tuo sarà
come le stelle in cielo
come sabbia del mare
benedirò nel nome tuo
saranno benedette
nel tuo nome le genti

5 e tu sorella nostra
divieni nel Signor
come un grande popolo
come mille e mille
la stirpe tua trionferà
la porta dei nemici
la tua stirpe conquisterà

6 durante quella notte
passato lo Iabbok
Giacobbe restò solo
ed un uomo con lui lottò
ma non riuscì a vincerlo
colpì Giacobbe al femore
nella lotta egli lo colpì

7 spuntata ormai l’aurora
disse lasciami andar
Giacobbe a lui rispose
no se prima non benedirai
Israel ti chiamerai
con Dio e con gli uomini
hai lottato e vinto

8 Giacobbe allora chiese
di dirgli il nome suo
perché tu chiedi il nome
gli rispose e lo benedì
quel luogo allor chiamò Penuel
di Dio ho visto il volto
e fu salva la vita mia

FINALE
12 QUESTI È IL FIGLIO MIO DILETTO (Sal 2)

Rit. Questi è il figlio mio diletto
mi sono compiaciuto in lui
questi è il figlio mio diletto ascoltatelo

io proclamo ed annunzio
il decreto del Signor
mi ha detto tu sei mio figlio
io oggi ti generai