Domenica XXIII del tempo Ordinario (Anno C)

Le letture della messa della Domenica XXIII del tempo Ordinario (Anno C) sono:
Sap 9,13-18 Sal 89 Fm 9-10.12-17 Lc 14,25-33.

– Scarica i testi in formato poliglotta della Domenica XXIII del tempo Ordinario (file in formato PDF ).
V. anche la pagina “Archivio dei foglietti delle letture poliglotte”.
– Ascolta le letture in formato mp3 (dal sito www.proclamarelaparola.it a cura di Sandro Merendi).

Di seguito i testi liturgici della messa della Domenica XXIII del tempo Ordinario (Anno C).
N.B: le eventuali parti comprese tra parentesi quadre non fanno parte dei testi “ufficiali” del lezionario festivo

Sapienza 9,13-18

13 Quale uomo può conoscere il volere di Dio?
Chi può immaginare che cosa vuole il Signore?
14 I ragionamenti dei mortali sono timidi
e incerte le nostre riflessioni,
15 perché un corpo corruttibile appesantisce l’anima
e la tenda d’argilla opprime una mente piena di preoccupazioni.
16 A stento immaginiamo le cose della terra,
scopriamo con fatica quelle a portata di mano;
ma chi ha investigato le cose del cielo?
17 Chi avrebbe conosciuto il tuo volere,
se tu non gli avessi dato la sapienza
e dall’alto non gli avessi inviato il tuo santo spirito?
18 Così vennero raddrizzati i sentieri di chi è sulla terra;
gli uomini furono istruiti in ciò che ti è gradito
e furono salvati per mezzo della sapienza».

Dal Salmo 89(90)

Donaci Signore un cuore nuovo poni in noi Signor uno spirito nuovo

3 Tu fai ritornare l’uomo in polvere,
quando dici: «Ritornate, figli dell’uomo».
4 Mille anni, ai tuoi occhi,
sono come il giorno di ieri che è passato,
come un turno di veglia nella notte. RIT.

5 Tu li sommergi:
sono come un sogno al mattino,
come l’erba che germoglia;
6 al mattino fiorisce e germoglia,
alla sera è falciata e secca. RIT.

12 Insegnaci a contare i nostri giorni
e acquisteremo un cuore saggio.
13 Ritorna, Signore: fino a quando?
Abbi pietà dei tuoi servi! RIT.

14 Saziaci al mattino con il tuo amore:
esulteremo e gioiremo per tutti i nostri giorni.
17 Sia su di noi la dolcezza del Signore, nostro Dio:
rendi salda per noi l’opera delle nostre mani,
l’opera delle nostre mani rendi salda. RIT.

Filemone 9-17 (9-10.12-17)

Carissimo, 9 [in nome della carità] ti esorto, io, Paolo, così come sono, vecchio, e ora anche prigioniero di Cristo Gesù. 10 Ti prego per Onèsimo, figlio mio, che ho generato nelle catene, [11 lui, che un giorno ti fu inutile, ma che ora è utile a te e a me.] 12 Te lo rimando, lui che mi sta tanto a cuore.
13 Avrei voluto tenerlo con me perché mi assistesse al posto tuo, ora che sono in catene per il Vangelo. 14 Ma non ho voluto fare nulla senza il tuo parere, perché il bene che fai non sia forzato, ma volontario. 15 Per questo forse è stato separato da te per un momento: perché tu lo riavessi per sempre; 16 non più però come schiavo, ma molto più che schiavo, come fratello carissimo, in primo luogo per me, ma ancora più per te, sia come uomo sia come fratello nel Signore.
17 Se dunque tu mi consideri amico, accoglilo come me stesso.

Luca 14,25-33

In quel tempo, 25 una folla numerosa andava con Gesù. Egli si voltò e disse loro:
26 «Se uno viene a me e non mi ama più di quanto ami suo padre, la madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non può essere mio discepolo. 27 Colui che non porta la propria croce e non viene dietro a me, non può essere mio discepolo.
28 Chi di voi, volendo costruire una torre, non siede prima a calcolare la spesa e a vedere se ha i mezzi per portarla a termine? 29 Per evitare che, se getta le fondamenta e non è in grado di finire il lavoro, tutti coloro che vedono comincino a deriderlo, 30 dicendo: “Costui ha iniziato a costruire, ma non è stato capace di finire il lavoro”. 31 Oppure quale re, partendo in guerra contro un altro re, non siede prima a esaminare se può affrontare con diecimila uomini chi gli viene incontro con ventimila? 32 Se no, mentre l’altro è ancora lontano, gli manda dei messaggeri per chiedere pace. 33 Così chiunque di voi non rinuncia a tutti i suoi averi, non può essere mio discepolo».

N.B. Per i canti della liturgia domenicale a Sammartini, fare riferimento alle indicazioni inviate via Whatsapp.

CANTI PER LA LITURGIA DOMENICALE DELLA DOZZA
(cliccare su “video” per il link audio)

 

CONVOCAZIONE
222 TROPPO PERDE IL TEMPO CHI BEN NON T’AMA

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Rit. Troppo perde il tempo chi ben non t’ama
dolce amor Jesu sovr’ogni amore

1 Amor chi t’ama non sta ozioso
tanto gli par dolce de te gustare
ma tutto sol vive desideroso
come te possa stretto più amare
ca tanto sta per te lo cor gioioso
chi nol sentisse nol savria parlare
quanto è dolce a gustare lo tuo savore

2 dulcior che tolli forza ad ogni amaro
et ogni cosa muti in tua dolcezza
questo sanno li santi che el proaro
et nol sentiro morte in amarezza
ma confortolli il dolce latovaro
de te Jesu che vensar ogni asprezza
tanto fosti soave nei loro cori

INIZIALE
85 SI VANTA LA SAPIENZA (Sir 24)

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1 Si vanta la sapienza le sue lodi cantò
si gloria in mezzo a tutti i figli suoi
ha aperto la sua bocca nell’assemblea di Dio
davanti alla potenza del Signore
uscii dalla bocca dell’altissimo Signore
ed io ho ricoperto come nube l’universo

Rit. Venite a me voi tutti saziatevi di me
venite a me voi tutti che mi amate
è dolce più del miele il possedere me
è dolce più del miele il mio ricordo

2 ho posto la dimora nel cielo lassù
il trono sopra un cumulo di nubi
da sola ho percorso il firmamento
e passeggiai nel fondo degli abissi
sul mare tra le onde sulla terra ho camminato
su ogni gente popolo e nazione dominai

3 un luogo di riposo tra i popoli cercai
e in quale eredità io stabilirmi
allora il Creatore del mondo ordinò
mi disse ora pianta la tua tenda
mi disse fisserai la dimora in Giacobbe
e prendi Israele come tua eredità

4 fin da principio prima del tempo mi creò
ed in eterno non verrò mai meno
nella dimora santa servii davanti a lui
in Sion io mi sono stabilita
nella città amata mi ha fatto abitare
ed in Gerusalemme ora è il mio potere

5 ho posto le radici nella sua eredità
in mezzo ad un popolo glorioso
come cedro del Libano io m’innalzai
come cipresso dei monti dell’Ermon
io son cresciuta come una palma in Engaddi
così come una rosa che in Gerico fiorì

6 qual prospero ulivo così mi innalzai
e maestoso platano io crebbi
come di cinnamomo e balsamo l’odor
così diffusi intorno buon profumo
come la mirra scelta io ho sparso buon odore
di galbano di onice storace e d’incenso

7 io come un terebinto le fronde stenderò
con rami di maestà e di bellezza
io come una vite graziosa germogliai
con frutti di ricchezza e di gloria
a me avvicinatevi voi tutti che mi amate
venite e mangiate a sazietà dei frutti miei

8 venite a me voi tutti saziatevi di me
è dolce più del miele il mio ricordo
avrà ancora fame chi si nutre di me
e chi beve di me avrà ancor sete
a me avvicinatevi voi tutti che mi amate
è dolce possedermi più che un favo di miele

OFFERTORIO
84 LO SPIRITO DEL SIGNORE (Sap 9)

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1 Dio dei miei padri
Signore di misericordia
che tutto hai creato
con la tua parola
tu che hai formato l’uomo
perché domini il creato
donami la sapienza
che siede in trono accanto a te

2 Signore non mi escludere
dal numero dei tuoi figli
perché io sono il tuo servo
figlio della tua ancella
io sono uomo debole
e di vita breve
incapace di comprendere
la giustizia e le leggi

3 con te è la sapienza
che conosce le tue opere
che già era presente
quando creavi il mondo
essa conosce bene
quanto è gradito a te
e ciò che è conforme
alla tua volontà

4 invia la tua sapienza
inviala dai cieli santi
mandala dal tuo trono
perché mi assista sempre
saprò quel che ti è gradito
perché essa mi guiderà
mi proteggerà
con la gloria sua

COMUNIONE
269 SIGNORE DIO
TU MI HAI SEDOTTO (Ger 20 – Sal 44)

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Signore Dio tu mi hai sedotto
io non ti resisterò
in me o Dio tu sei stato forte
hai prevalso nel mio cuor

1) si effonde da me
e sgorga dal mio cuor
la parola buona
io canto al Re
la mia poesia
è veloce in me la lingua mia

2) più bello tu sei
di tutti gl’ uomini
sulle labbra tue Signor
la grazia fiorì
per questo Iddio
in eterno benedisse te

3) la spada Signor
al fianco cingerai
in splendore e maestà
nella gloria tua
avanzi Signor
come un prode tu trionferai

4) come un prode
cavalcherai Signor
in mitezza e verità
la tua destra
prodigi farà
i nemici al cuore colpirai

5) giustizia Signor
tu hai amato
e odiasti iniquità
per questo Iddio
ti consacrò
e con olio in gioia unse te

6) le tue vesti
profumano Signor
cassia mirra ed aloe
ti rallegrerà
nei palazzi tuoi
suono di strumenti a corda

7) o figlia mia
porgi l’orecchio
figlia ascolta e guarda
dimenticherai
il popolo tuo
e la casa di tuo padre

8) a Lui piacerà
la tua bellezza
piacerà al tuo Re
è il tuo Signor
a lui figlia mia
in adorazione pròstrati

9) la figlia del Re
è piena di splendor
il suo volto ammirano
e la veste sua
intessuta è
di preziose gemme e d’oro

10) compagne a lei
sono le vergini
in letizia e gioia
ingresso faran
insieme a lei
nel palazzo del sovrano

11) ai tuoi padri
succederanno
figlia i discendenti tuoi
e il nome di Dio
farò ricordar
per i secoli dei secoli

FINALE
Canto 284 Il Signor ti benedica (Nm 6,24)

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Il Signor ti benedica custodisca te
a te riveli il suo volto di misericordia
gli occhi suoi rivolga a te
ti doni pace
Dio ti benedica custodisca te
Benedica benedica
il Signor ti benedica custodisca te
Benedica benedica
il Signor ti benedica custodisca te

1) benedirete i miei figli così
ti benedica Iddio il Signore
ti custodisca e ti faccia grazia
volga il suo volto sopra di te

2) è benedetto chi teme il Signore
nei giorni tuoi tu possa vedere
Gerusalemme piena di bene
tu veda i figli dei figli tuoi

3) non si addormenta il tuo custode
non si addormenta non prende sonno
da ogni male ti guarderà
il tuo Signore veglia su te