II Domenica dopo Natale (Anno B).
Le letture previste dal lezionario festivo sono:
Sir 24,1-4.12-16 Sal 147 Ef 1,3-6.15-18 Gv 1,1-18
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Unitamente ai testi liturgici della II Domenica dopo Natale, segnaliamo il collegamento ai testi in formato poliglotta del 6 gennaio, solennità dell’Epifania del Signore: scarica il file PDF con testi in formato poliglotta
Di seguito i testi liturgici II Domenica dopo Natale.
N.B: le parti comprese tra parentesi quadre non fanno parte dei testi “ufficiali” del lezionario festivo
Siracide 24,1-4.12-16
1La sapienza fa il proprio elogio,
in mezzo al suo popolo proclama la sua gloria.
2Nell’assemblea dell’Altissimo apre la bocca,
dinanzi alle sue schiere proclama la sua gloria:
3«Io sono uscita dalla bocca dell’Altissimo
e come nube ho ricoperto la terra.
4Io ho posto la mia dimora lassù,
il mio trono era su una colonna di nubi.
[5Ho percorso da sola il giro del cielo,
ho passeggiato nelle profondità degli abissi.
6Sulle onde del mare e su tutta la terra,
su ogni popolo e nazione ho preso dominio.
7Fra tutti questi ho cercato un luogo di riposo,
qualcuno nel cui territorio potessi risiedere.]
8Allora il creatore dell’universo mi diede un ordine,
colui che mi ha creato mi fece piantare la tenda
e mi disse: “Fissa la tenda in Giacobbe
e prendi eredità in Israele”.
9Prima dei secoli, fin dal principio, egli mi ha creato,
per tutta l’eternità non verrò meno.
10Nella tenda santa davanti a lui ho officiato
e così mi sono stabilita in Sion.
11Nella città che egli ama mi ha fatto abitare
e in Gerusalemme è il mio potere.
12Ho posto le radici in mezzo a un popolo glorioso,
nella porzione del Signore è la mia eredità.
Salmo 147
Il Verbo si è incarnato
ed ha abitato tra noi
Celebra il Signore, Gerusalemme,
loda il tuo Dio, Sion,
perché ha rinforzato le sbarre delle tue porte,
in mezzo a te ha benedetto i tuoi figli.
Egli mette pace nei tuoi confini
e ti sazia con fiore di frumento.
Manda sulla terra il suo messaggio:
la sua parola corre veloce.
Annuncia a Giacobbe la sua parola,
i suoi decreti e i suoi giudizi a Israele.
Così non ha fatto con nessun’altra nazione,
non ha fatto conoscere loro i suoi giudizi.
Efesini 1,3-6.15-18
3Benedetto Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo,
che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei cieli in Cristo.
4In lui ci ha scelti prima della creazione del mondo
per essere santi e immacolati di fronte a lui nella carità,
5predestinandoci a essere per lui figli adottivi
mediante Gesù Cristo,
secondo il disegno d’amore della sua volontà,
6a lode dello splendore della sua grazia,
di cui ci ha gratificati nel Figlio amato.
[7In lui, mediante il suo sangue,
abbiamo la redenzione, il perdono delle colpe,
secondo la ricchezza della sua grazia.
8Egli l’ha riversata in abbondanza su di noi
con ogni sapienza e intelligenza,
9facendoci conoscere il mistero della sua volontà,
secondo la benevolenza che in lui si era proposto
10per il governo della pienezza dei tempi:
ricondurre al Cristo, unico capo, tutte le cose,
quelle nei cieli e quelle sulla terra.
11In lui siamo stati fatti anche eredi,
predestinati – secondo il progetto di colui
che tutto opera secondo la sua volontà –
12a essere lode della sua gloria,
noi, che già prima abbiamo sperato nel Cristo.
13In lui anche voi,
dopo avere ascoltato la parola della verità,
il Vangelo della vostra salvezza,
e avere in esso creduto,
avete ricevuto il sigillo dello Spirito Santo che era stato promesso,
14il quale è caparra della nostra eredità,
in attesa della completa redenzione
di coloro che Dio si è acquistato a lode della sua gloria.]
15Perciò anch’io, avendo avuto notizia della vostra fede nel Signore Gesù e dell’amore che avete verso tutti i santi, 16continuamente rendo grazie per voi ricordandovi nelle mie preghiere, 17affinché il Dio del Signore nostro Gesù Cristo, il Padre della gloria, vi dia uno spirito di sapienza e di rivelazione per una profonda conoscenza di lui; 18illumini gli occhi del vostro cuore per farvi comprendere a quale speranza vi ha chiamati, quale tesoro di gloria racchiude la sua eredità fra i santi
Giovanni 1,1-18
1In principio era il Verbo,
e il Verbo era presso Dio
e il Verbo era Dio.
2Egli era, in principio, presso Dio:
3tutto è stato fatto per mezzo di lui
e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste.
4In lui era la vita
e la vita era la luce degli uomini;
5la luce splende nelle tenebre
e le tenebre non l’hanno vinta.
6Venne un uomo mandato da Dio:
il suo nome era Giovanni.
7Egli venne come testimone
per dare testimonianza alla luce,
perché tutti credessero per mezzo di lui.
8Non era lui la luce,
ma doveva dare testimonianza alla luce.
9Veniva nel mondo la luce vera,
quella che illumina ogni uomo.
10Era nel mondo
e il mondo è stato fatto per mezzo di lui;
eppure il mondo non lo ha riconosciuto.
11Venne fra i suoi,
e i suoi non lo hanno accolto.
12A quanti però lo hanno accolto
ha dato potere di diventare figli di Dio:
a quelli che credono nel suo nome,
13i quali, non da sangue
né da volere di carne
né da volere di uomo,
ma da Dio sono stati generati.
14E il Verbo si fece carne
e venne ad abitare in mezzo a noi;
e noi abbiamo contemplato la sua gloria,
gloria come del Figlio unigenito
che viene dal Padre,
pieno di grazia e di verità.
15Giovanni gli dà testimonianza e proclama:
«Era di lui che io dissi:
Colui che viene dopo di me
è avanti a me,
perché era prima di me».
16Dalla sua pienezza
noi tutti abbiamo ricevuto:
grazia su grazia.
17Perché la Legge fu data per mezzo di Mosè,
la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo.
18Dio, nessuno lo ha mai visto:
il Figlio unigenito, che è Dio
ed è nel seno del Padre,
è lui che lo ha rivelato.
CANTI PER LA LITURGIA DOMENICALE DELLA DOZZA
(cliccare su “video” per il link audio)
CONVOCAZIONE
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85 SI VANTA LA SAPIENZA (Sir 24)
1 Si vanta la sapienza le sue lodi cantò
si gloria in mezzo a tutti i figli suoi
ha aperto la sua bocca
nell’assemblea di Dio
davanti alla potenza del Signore
uscii dalla bocca dell’altissimo Signore
ed io ho ricoperto come nube l’universo
Rit. Venite a me voi tutti saziatevi di me
venite a me voi tutti che mi amate
è dolce più del miele il possedere me
è dolce più del miele il mio ricordo
2 ho posto la dimora nel cielo lassù
il trono sopra un cumulo di nubi
da sola ho percorso il firmamento
e passeggiai nel fondo degli abissi
sul mare tra le onde
sulla terra ho camminato
su ogni gente popolo e nazione dominai
3 un luogo di riposo tra i popoli cercai
e in quale eredità io stabilirmi
allora il Creatore del mondo ordinò
mi disse ora pianta la tua tenda
mi disse fisserai la dimora in Giacobbe
e prendi Israele come tua eredità
4 fin da principio prima del tempo mi creò
ed in eterno non verrò mai meno
nella dimora santa servii davanti a lui
in Sion io mi sono stabilita
nella città amata mi ha fatto abitare
ed in Gerusalemme ora è il mio potere
5 ho posto le radici nella sua eredità
in mezzo ad un popolo glorioso
come cedro del Libano io m’innalzai
come cipresso dei monti dell’Ermon
io son cresciuta come
una palma in Engaddi
così come una rosa che in Gerico fiorì
6 qual prospero ulivo così mi innalzai
e maestoso platano io crebbi
come di cinnamomo e balsamo l’odor
così diffusi intorno buon profumo
come la mirra scelta io
ho sparso buon odore
di galbano di onice storace e d’incenso
7 io come un terebinto le fronde stenderò
con rami di maestà e di bellezza
io come una vite graziosa germogliai
con frutti di ricchezza e di gloria
a me avvicinatevi voi tutti che mi amate
venite e mangiate a sazietà dei frutti miei
8 venite a me voi tutti saziatevi di me
è dolce più del miele il mio ricordo
avrà ancora fame chi si nutre di me
e chi beve di me avrà ancor sete
a me avvicinatevi voi tutti che mi amate
è dolce possedermi
più che un favo di miele
INIZIO
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204 LA LUCE DI CRISTO RISPLENDE
Rit. La luce di Cristo risplende
siano rese grazie a Dio
La luce di Cristo risplende
siano rese grazie a Dio
1 Viene la luce vera nel mondo
quella che ogni uomo illumina
a coloro che l’hanno accolto
dona di diventare figli di Dio
2 Era in lui la vita e la vita
era la luce vera degli uomini
nelle tenebre splende la luce
e le tenebre non l’hanno vinta
3 Io sono la luce del mondo
non sarà nelle tenebre chi segue me
la luce avrà della vita
io sono la luce del mondo
4 I ciechi vedranno la luce
ma diventerà cieco chi vede
come luce io venni nel mondo
non sarà nelle tenebre chi crede in me
5 In principio così disse Dio
disse “sia la luce” e la luce fu
egli la separò dalle tenebre
il giorno e la notte egli donò
6 Io ti do come luce alle genti
perché apra gli occhi ai ciechi
a chi è prigioniero darai libertà
a coloro che son nelle tenebre
7 I ciechi farò camminare
per nuovi sentieri e strade
le tenebre in luce io trasformerò
davanti a loro e li guiderò
8 Luce delle nazioni io ti renderò
perché porti la mia salvezza
io ti do come luce alle genti
agli estremi confini del mondo
9 Il nostro Signore ci visitò
come sole che sorge dall’alto
a chi siede nell’ombra di morte
sulla via della pace ci dirigerà
10 Ora lascia Signor che il tuo servo
vada in pace così come hai detto
i miei occhi han visto il tuo salvator
luce delle nazioni gloria d’Israel
OFFERTORIO
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95 PROROMPETE INSIEME IN CANTI
(Is 52)
1 Prorompete insieme in canti
o rovine tutte di Gerusalemme
esultate nella gioia
il Signore ha consolato il suo popolo
come sono belli sui monti i piedi
di colui che annuncia la pace
messaggero che annuncia la salvezza
ascolta egli annuncia
pace e salvezza
egli dice a Sion regna il tuo Dio
egli dice a Sion regna il tuo Dio
3 la salvezza del Signore
è vicina a coloro che lo temono
esultate nel Signore
una luce si è levata per il giusto
egli annuncia pace per il suo popolo
per chi torna a lui con tutto il cuore
la sua gloria abiterà la nostra terra
ascolta egli è la pace
la nostra pace
grande è il suo potere egli è il Signore
Dio il forte il suo nome in eterno
COMUNIONE
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143 ERA IN PRINCIPIO IL VERBO (Gv 1)
1 Era in principio il Verbo
ed era presso Dio
e il Verbo era Dio
ogni cosa è stata fatta per mezzo di Lui
e nulla fu creato senza Lui
Rit. Sia gloria a Dio nei cieli
e pace in terra agli uomini pace
2 Era in lui la vita la luce degli uomini
la vita era in lui
la luce di Dio risplende nelle tenebre
ma le tenebre non l’accolsero
3 Venne un uomo e Giovanni
era il nome suo
mandato da Signor
venne come testimone della luce
perchè per mezzo suo si creda in Dio
4 Veniva nel mondo la luce che illumina
la luce vera
non lo riconobbe il mondo venne tra i suoi
ma non lo accolse la gente sua
5 A quanti l’accolgono potere Egli dà
di essere figli di Dio
non da sangue nè da carne sono nati
ma generati son da Dio
6 Si è fatta carne la parola del Signor
ed abitò in mezzo a noi
la gloria vediamo del Figlio unigenito
pieno di grazia e verità
7 Dalla sua pienezza riceviamo tutti noi
e grazia su grazia
fu donata la legge per mezzo di Mosè
ma grazia e verità sono in Gesù
8 Nessun uomo ha potuto mai vedere Dio
nessuno ha visto Dio
l’Unigenito che è nel seno del Padre
lo ha narrato a noi lo rivelò
FINALE
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139 NELLA CITTÀ DI DAVIDE (Lc 2)
1 Nella città di Davide di nome Betlemme
Maria diede alla luce il Signore Gesù
Rit. No non temete vi annuncio la gioia
nato è a Betlemme il Signore Gesù
gloria a Dio nell’alto dei cieli
e pace in terra agli uomini che egli ama
2 Maria depose il bimbo in una mangiatoia
avvolto in fasce e di calore
3 accanto al loro gregge
dormivano i pastori
apparve loro un angelo e disse così
4 andarono i pastori correndo a Betlemme
trovarono il bambino Maria e Giuseppe
5 e dopo averlo visto tornarono a portare
l’annuncio alle genti lodando Dio
6 Maria nel suo cuore
custodiva i grandi doni
nella pace del Signore Gesù