III Domenica del Tempo Ordinario (Anno C).
Le letture secondo il lezionario festivo ufficiale sono:
Ne 8,2-4.5-6.8-10 Sal 18 1Cor 12,12-30 Lc 1,1-4; 4,14-21
– Scarica il file PDF con testi in formato poliglotta. (V. anche la pagina “Archivio dei foglietti delle letture poliglotte”).
– Ascolta le letture in formato mp3 (dal sito www.proclamarelaparola.it a cura di Sandro Merendi).
Di seguito i testi liturgici della messa della III Domenica del Tempo Ordinario (Anno C)
N.B: le parti comprese tra parentesi quadre non fanno parte dei testi “ufficiali” del lezionario festivo
Neemia 8,1-12 (8,2-4.5-6.8-10)
[1 Allora tutto il popolo si radunò come un solo uomo sulla piazza davanti alla porta delle Acque e disse allo scriba Esdra di portare il libro della legge di Mosè, che il Signore aveva dato a Israele.] 2 Il primo giorno del settimo mese, il sacerdote Esdra portò la legge davanti all’assemblea degli uomini, delle donne e di quanti erano capaci di intendere.
3 Lesse il libro sulla piazza davanti alla porta delle Acque, dallo spuntare della luce fino a mezzogiorno, in presenza degli uomini, delle donne e di quelli che erano capaci d’intendere; tutto il popolo tendeva l’orecchio al libro della legge. 4 Lo scriba Esdra stava sopra una tribuna di legno, che avevano costruito per l’occorrenza, e accanto a lui stavano a destra Mattitia, Sema, Anaià, Uria, Chelkia e Maasia, e a sinistra Pedaià, Misaele, Malchia, Casum, Casbaddana, Zaccaria e Mesullàm.
5 Esdra aprì il libro in presenza di tutto il popolo, poiché stava più in alto di tutti; come ebbe aperto il libro, tutto il popolo si alzò in piedi. 6 Esdra benedisse il Signore, Dio grande, e tutto il popolo rispose: «Amen, amen», alzando le mani; si inginocchiarono e si prostrarono con la faccia a terra dinanzi al Signore. 7 Giosuè, Banì, Serebia, Iamin, Akkub, Sabbetài, Odia, Maasia, Kelità, Azaria, Iozabàd, Canan, Pelaià e i leviti spiegavano la legge al popolo e il popolo stava in piedi.
8 Essi leggevano il libro della legge di Dio a brani distinti e spiegavano il senso, e così facevano comprendere la lettura. 9 Neemia, che era il governatore, Esdra, sacerdote e scriba, e i leviti che ammaestravano il popolo dissero a tutto il popolo: «Questo giorno è consacrato al Signore, vostro Dio; non fate lutto e non piangete!». Infatti tutto il popolo piangeva, mentre ascoltava le parole della legge. 10 Poi Neemia disse loro: «Andate, mangiate carni grasse e bevete vini dolci e mandate porzioni a quelli che nulla hanno di preparato, perché questo giorno è consacrato al Signore nostro; non vi rattristate, perché la gioia del Signore è la vostra forza». [11 I leviti calmavano tutto il popolo dicendo: «Tacete, perché questo giorno è santo; non vi rattristate!». 12 Tutto il popolo andò a mangiare, a bere, a mandare porzioni e a esultare con grande gioia, perché avevano compreso le parole che erano state loro proclamate.]
Salmo 18(19)
LA TUA PAROLA O SIGNORE E’ VERITA’ E VITA
8 La legge del Signore è perfetta,
rinfranca l’anima;
la testimonianza del Signore è stabile,
rende saggio il semplice. RIT.
9 I precetti del Signore sono retti,
fanno gioire il cuore;
il comando del Signore è limpido,
illumina gli occhi. RIT.
10 Il timore del Signore è puro,
rimane per sempre;
i giudizi del Signore sono fedeli,
sono tutti giusti. RIT.
15 Ti siano gradite le parole della mia bocca;
davanti a te i pensieri del mio cuore,
Signore, mia roccia e mio redentore. RIT.
1Corinzi 12,12-31 (12,12-30)
Fratelli, 12 come il corpo è uno solo e ha molte membra, e tutte le membra del corpo, pur essendo molte, sono un corpo solo, così anche il Cristo. 13 Infatti noi tutti siamo stati battezzati mediante un solo Spirito in un solo corpo, Giudei o Greci, schiavi o liberi; e tutti siamo stati dissetati da un solo Spirito.
14 E infatti il corpo non è formato da un membro solo, ma da molte membra. 15 Se il piede dicesse: «Poiché non sono mano, non appartengo al corpo», non per questo non farebbe parte del corpo. 16 E se l’orecchio dicesse: «Poiché non sono occhio, non appartengo al corpo», non per questo non farebbe parte del corpo. 17 Se tutto il corpo fosse occhio, dove sarebbe l’udito? Se tutto fosse udito, dove sarebbe l’odorato? 18 Ora, invece, Dio ha disposto le membra del corpo in modo distinto, come egli ha voluto. 19 Se poi tutto fosse un membro solo, dove sarebbe il corpo? 20 Invece molte sono le membra, ma uno solo è il corpo. 21 Non può l’occhio dire alla mano: «Non ho bisogno di te»; oppure la testa ai piedi: «Non ho bisogno di voi». 22 Anzi proprio le membra del corpo che sembrano più deboli sono le più necessarie; 23 e le parti del corpo che riteniamo meno onorevoli le circondiamo di maggiore rispetto, e quelle indecorose sono trattate con maggiore decenza, 24 mentre quelle decenti non ne hanno bisogno. Ma Dio ha disposto il corpo conferendo maggiore onore a ciò che non ne ha, 25 perché nel corpo non vi sia divisione, ma anzi le varie membra abbiano cura le une delle altre. 26 Quindi se un membro soffre, tutte le membra soffrono insieme; e se un membro è onorato, tutte le membra gioiscono con lui.
27 Ora voi siete corpo di Cristo e, ognuno secondo la propria parte, sue membra. 28 Alcuni perciò Dio li ha posti nella Chiesa in primo luogo come apostoli, in secondo luogo come profeti, in terzo luogo come maestri; poi ci sono i miracoli, quindi il dono delle guarigioni, di assistere, di governare, di parlare varie lingue. 29 Sono forse tutti apostoli? Tutti profeti? Tutti maestri? Tutti fanno miracoli? 30 Tutti possiedono il dono delle guarigioni? Tutti parlano lingue? Tutti le interpretano? [31 Desiderate invece intensamente i carismi più grandi. E allora, vi mostro la via più sublime.]
Luca 1,1-4; 4,14-21
1 Poiché molti hanno cercato di raccontare con ordine gli avvenimenti che si sono compiuti in mezzo a noi, 2 come ce li hanno trasmessi coloro che ne furono testimoni oculari fin da principio e divennero ministri della Parola, 3 così anch’io ho deciso di fare ricerche accurate su ogni circostanza, fin dagli inizi, e di scriverne un resoconto ordinato per te, illustre Teòfilo, 4 in modo che tu possa renderti conto della solidità degli insegnamenti che hai ricevuto.
In quel tempo, 14 Gesù ritornò in Galilea con la potenza dello Spirito e la sua fama si diffuse in tutta la regione. 15 Insegnava nelle loro sinagoghe e gli rendevano lode.
16 Venne a Nàzaret, dove era cresciuto, e secondo il suo solito, di sabato, entrò nella sinagoga e si alzò a leggere. 17 Gli fu dato il rotolo del profeta Isaia; aprì il rotolo e trovò il passo dove era scritto:
18 Lo Spirito del Signore è sopra di me;
per questo mi ha consacrato con l’unzione
e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio,
a proclamare ai prigionieri la liberazione
e ai ciechi la vista;
a rimettere in libertà gli oppressi,
19 a proclamare l’anno di grazia del Signore.
20 Riavvolse il rotolo, lo riconsegnò all’inserviente e sedette. Nella sinagoga, gli occhi di tutti erano fissi su di lui. 21 Allora cominciò a dire loro: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato».
N.B. Per i canti della liturgia domenicale di Sammartini, fare riferimento alle indicazioni diffuse tramite Whatsapp.
CANTI PER LA LITURGIA DOMENICALE DELLA DOZZA
(cliccare su “video” per il link audio)
CONVOCAZIONE
255 ASCOLTA ISRAEL (Deut 6)
(U) Ascolta Israel ascolta Israel
è l’unico Dio il tuo Signor
(D) ascolta Israel ascolta Israel
è l’unico Dio il tuo Signor
(T) Israel Israel Israel
amerai il tuo Dio
Israel Israel Israel
con tutto il cuore lo amerai
1) Ascolta, Israele:
il Signore è il nostro Dio, unico è il Signore.
Tu amerai il Signore, tuo Dio, con tutto il cuore,
con tutta l’anima e con tutte le forze.
2) Questi precetti che oggi ti do, ti stiano fissi nel cuore.
Li ripeterai ai tuoi figli, e ne parlerai
quando ti troverai in casa tua, quando camminerai per via,
quando ti coricherai e quando ti alzerai.
3) Ti legherai questi precetti alla mano come un segno,
ti saranno come un pendaglio tra gli occhi
e li scriverai sugli stipiti della tua casa
e sulle tue porte.
4) Quando il Signore, tuo Dio, ti avrà fatto entrare nella terra
guàrdati dal dimenticare il Signore,
che ti ha fatto uscire dalla terra d’Egitto,
dalla condizione servile.
5) Temerai il Signore, tuo Dio
Non seguirete altri dèi,
perché il Signore, tuo Dio, che sta in mezzo a te,
è un Dio geloso
6) Questi sono i comandi, le leggi e le norme
Che il Signore, vostro Dio, ha ordinato di insegnarvi,
perché li mettiate in pratica
nella terra in cui state per entrare per prenderne possesso
7) temi il Signore, tuo Dio,
osservando per tutti i giorni della tua vita,
tu, il tuo figlio e il figlio del tuo figlio,
tutte le sue leggi e tutti i suoi comandi che io ti do
8) Ascolta, o Israele,
e bada di metterli in pratica,
perché tu sia felice
e diventiate molto numerosi nella terra
INIZIALE
96 COME SONO BELLI SUI MONTI (Is 52)
Rit. Come sono belli sui monti
i piedi di chi annuncia la pace
di chi annuncia la salvezza e dice a Sion
regna il tuo Dio
come sono belli sui monti
i piedi di chi annuncia la pace
di chi annuncia la salvezza e dice a Sion
regna il tuo Dio regna il tuo Dio
1 Su risvegliati
e rivesti la bellezza tua Sion
le tue vesti più belle
o città santa o Gerusalem
2 più non entrerà
più non entrerà in te Gerusalem
chi non ha il cuore puro
circonciso dall’amore Rit.
3 su rialzati
presto scuotiti la polvere o Sion
o Gerusalemme schiava
sciogliti schiava o figlia di Sion
4 dice il Signor
senza prezzo vi ha venduti il vostro Dio
così senza denaro
egli vi ha riscattati Rit.
5 ecco ascolta o Sion
le tue sentinelle gridano di gioia
perché vedono con gli occhi
il ritorno del Signore a Sion
6 prorompete
o rovine di Gerusalemme
prorompete in canti
Dio vi ha consolato Rit.
7 ecco il Signor
ha snudato il suo santo braccio
i confini della terra
vedranno la tua salvezza o Dio
8 il Signore Dio
il Signor camminerà davanti a te
egli il Dio d’Israele
chiude la schiera del tuo corteo Rit.
9 Dona al re mio Dio
il giudizio e la giustizia al figlio
i tuoi poveri conduca
con giustizia il tuo popolo
10 al tuo popolo
le montagne porteranno pace
le colline la giustizia
pace pace al tuo popolo
11 ai suoi poveri
rende oggi la giustizia il Signor
Dio salva i loro figli
egli abbatterà l’oppressor
12 ecco viene il re
scende come pioggia sopra l’erba
come acqua che irrora
come acqua che irrora la terra
13 nei suoi giorni
la giustizia nei suoi giorni fiorirà
ed abbonderà la pace
finché in cielo non si spenga la luna
14 e dominerà
sì da mare a mare egli regnerà
il suo regno è dal fiume
dal fiume sino ai confini del mondo
15 a lui tutti i re
tutti i re si prostreranno a terra
e lo serviranno tutti
genti popoli e nazioni
16 ora il povero
che non trova aiuto e che grida a lui
egli libera e salva
salva salva la sua vita
17 sempre il re vivrà
ogni giorno per il re si pregherà
e sarà benedetto
benedetto in eterno
18 ed abbonderà
il frumento nel paese ondeggerà
sulle cime dei monti
come l’erba è la messe di Dio
19 e davanti al sol
in eterno il suo nome durerà
e le genti della terra
saranno benedette in lui
20 sia gloria
nel più alto dei cieli gloria a Dio
sia pace sulla terra
agli uomini amati da Dio
OFFERTORIO
16 NARRA IL CIELO (Sal 18)
2 (Solista) Narra il cielo o Signore narra la gloria di Dio (tutti) Alleluia
e racconta il firmamento l’opera delle tue mani (tutti) Alleluia
Rit. (Solista) Sia gloria e lode
(tutti) Gloria al Signor
(Solista) Gloria e lode al Signore
(tutti) Gloria al Signor
3 S. Ogni giorno narra al giorno il messaggio del Vangelo (tutti) Alleluia
e la notte alla notte ne trasmette la notizia (tutti) Alleluia
4 S. Non è lingua non parole di cui non si oda il suono
ai confini della terra giunta è la loro voce
5 S. Esce il sole come sposo dalla camera nuziale
egli esulta come un prode che percorre la sua via
6 S. Da un estremo sorge il sole e percorre tutto il cielo
non v’è nulla di nascosto che non goda il suo calore
7 S. La parola del Signore è perfetta e dona gioia
luminosa e verace è la sua testimonianza
8 S. La tua legge rende saggio chi è semplice di cuore
sono giusti i tuoi precetti ed al cuore danno gioia
9 S. Luminosi i tuoi comandi danno luce agli occhi
dura sempre ed è puro il timore del Signore
10 S. I giudizi del Signore sono giusti e fedeli
più preziosi d’oro fino e più dolci son del miele
11 S. Il tuo servo è istruito dai giudizi tuoi Signore
per chiunque li osserva il profitto sarà grande
12 S. Dalle colpe che non vedo tu assolvimi Signore
dal peccato dell’orgoglio il tuo servo salverai
13 S. Sian graditi a te Signore i pensieri del mio cuore
tu Signore sei mia rupe tu il mio redentore
COMUNIONE
281 LA PAROLA TUA
La Parola tua Signore Dio è la mia vita, la verità
la Parola tua Signore Dio è la mia vita
gloria a Te, gloria a Te, gloria o Cristo a Te
gloria a Te, gloria a Te, gloria o Cristo a Te
Non togliere mai dalla mia bocca la parola vera,
perché confido nei tuoi giudizi.
Custodirò la tua legge per sempre,
nei secoli, in eterno
La mia sorte, ho detto, Signore,
è custodire le tue parole.
Con tutto il cuore ti ho supplicato,
fammi grazia secondo la tua promessa.
Prima di essere umiliato andavo errando,
ma ora osservo la tua parola.
Tu sei buono e fai il bene,
insegnami i tuoi decreti.
La tua parola, Signore,
è stabile come il cielo.
La tua fedeltà dura per ogni generazione;
hai fondato la terra ed essa è salda.
Per tuo decreto tutto sussiste fino ad oggi,
perché ogni cosa è al tuo servizio.
Se la tua legge non fosse la mia gioia,
sarei perito nella mia miseria.
Mai dimenticherò i tuoi precetti:
per essi mi fai vivere.
Io sono tuo: salvami,
perché ho cercato il tuo volere.
Quanto amo la tua legge, Signore;
tutto il giorno la vado meditando.
Il tuo precetto mi fa più saggio dei miei nemici,
perché sempre mi accompagna.
Quanto sono dolci al mio palato le tue parole:
più del miele per la mia bocca.
Dai tuoi decreti ricevo intelligenza,
per questo odio ogni via di menzogna.
Lampada per i miei passi è la tua parola,
luce sul mio cammino.
Ho giurato, e lo confermo,
di custodire i tuoi precetti di giustizia.
Mia eredità per sempre sono i tuoi insegnamenti,
sono essi la gioia del mio cuore.
Ho piegato il mio cuore ai tuoi comandamenti,
FINALE
98 COME LA PIOGGIA E LA NEVE (Is 55)
Rit. Come la pioggia e la neve scendono giù dal cielo
e non vi ritornano senza irrigare
e far germogliare la terra
la mia parola non torna a me
senza far ciò che desidero
e compier ciò per cui io l’ho mandata
la mia parola dice il Signor
1 Voi tutti che avete se-te venite all’acqua di Dio
chi non ha denaro ugualmente verrà
vino e latte potrete mangiar
perché denaro spende-te per quello che pane non è
per ciò che non vi potrà certo saziar
ascoltate ascoltate me