9,1 Egli allora chiamò a sé i Dodici e diede loro potere e autorità su tutti i demòni e di curare le malattie. 2 E li mandò ad annunziare il regno di Dio e a guarire gli infermi. 3 Disse loro: «Non prendete nulla per il viaggio, né bastone, né bisaccia, né pane, né denaro, né due tuniche per ciascuno. 4 In qualunque casa entriate, là rimanete e di là poi riprendete il cammino. 5 Quanto a coloro che non vi accolgono, nell’uscire dalla loro città, scuotete la polvere dai vostri piedi, a testimonianza contro di essi». 6 Allora essi partirono e giravano di villaggio in villaggio, annunziando dovunque la buona novella e operando guarigioni.
7 Intanto il tetrarca Erode sentì parlare di tutti questi avvenimenti e non sapeva che cosa pensare, perché alcuni dicevano: «Giovanni è risuscitato dai morti», 8 altri: «È apparso Elia», e altri ancora: «È risorto uno degli antichi profeti». 9 Ma Erode diceva: «Giovanni l’ho fatto decapitare io; chi è dunque costui, del quale sento dire tali cose?». E cercava di vederlo.
Tre volte in pochi versetti vengono citati i malati (vv. 1. 2. 6): è il segno che l’umanità che Dio ha davanti a sè e che Gesù continuamente incontra è inferma! Non ci sono sani e per questo l’annuncio della buona novella fa tutt’uno con la cura delle malattie (v. 6): non si può annunciare senza tener conto che si hanno davanti persone ferite. Per questo, pure il verbo dominante di oggi non è giudicare o rimproverare, ma curare.
Il potere ( è la “potenza” dello Spirito Santo: cfr. l’Annunciazione 1,34) e l’autorità sono duplici: sui demoni e sulle malattie: forse si vuole distinguere tra le infermità dell’anima e quelle del corpo.
La povertà che viene raccomandata ai discepoli è il segno della predilezione di Dio per i piccoli, così cara all’evangelista Luca (dal Magnificat alle Beatitudini) e condizione essenziale della fecondità della loro missione.
Luca accosta la missione dei dodici al ricordo di Giovanni Battista e della sua estrema testimonianza, segno della continuità e della grande somiglianza tra lui e Gesù e ricordo ai discepoli, inviati a predicare e curare, che non devono pensare a successi esteriori della loro missione: Giovanni è stato decapitato, ma questa è solo un’apparente sconfitta, perchè egli continua ad operare attraverso Gesù e i suoi discepoli.
“Non prendete nulla per il viaggio…”, né pane, né denaro…: mi sembra che ci venga richiesto di non fare affidamento sulle abituali risorse umane; in conseguenza, l’unico elemento di sicurezza è il Padre. E infatti sappiamo che Egli ha cura di noi, fin nei minimi particolari. Se riuscissimo a fare l’esperienza di ciò, la nostra vita sarebbe trasformata. – Mi incuriosisce un piccolo particolare: nemmeno il bastone è ammesso! Il bastone è un aiuto nel cammino, uno strumento di difesa in caso di necessità, e può essere anche “bastone di comando”. Anche questo, allora, appare un invito a essere semplicemente quei poveri, che nella loro piccolezza e debolezza sono però sicuri della predilezione di Dio e della fecondità della loro missione.