1 Àlzati, rivestiti di luce, perché viene la tua luce, la gloria del Signore brilla sopra di te. 2 Poiché, ecco, la tenebra ricopre la terra, nebbia fitta avvolge i popoli; ma su di te risplende il Signore, la sua gloria appare su di te. 3 Cammineranno le genti alla tua luce, i re allo splendore del tuo sorgere. 4 Alza gli occhi intorno e guarda: tutti costoro si sono radunati, vengono a te. I tuoi figli vengono da lontano, le tue figlie sono portate in braccio. 5 Allora guarderai e sarai raggiante, palpiterà e si dilaterà il tuo cuore, perché l’abbondanza del mare si riverserà su di te, verrà a te la ricchezza delle genti. 6 Uno stuolo di cammelli ti invaderà, dromedari di Madian e di Efa, tutti verranno da Saba, portando oro e incenso e proclamando le glorie del Signore. 7 Tutte le greggi di Kedar si raduneranno presso di te, i montoni di Nebaiòt saranno al tuo servizio, saliranno come offerta gradita sul mio altare; renderò splendido il tempio della mia gloria.
Isaia 60,1-7

Commento delle Famiglie della Visitazione:
Le parole del profeta e di Dio ci fanno fare delle “capriole” spirituali…..dal buio alla luce, dalla negatività alla gloria dell’opera di Dio….. l’ultimo versetto di ieri (59,21) può essere colto come una “cerniera”, come la rassicurazione che, al di là del nostro peccato, lo Spirito, la Parola di Dio e il suo progetto di salvezza sono garantiti per tutte le generazioni e per tutti i popoli …..appena usciti dal lamento del Signore per la situazione decaduta e negativa del suo popolo, oggi siamo proiettati nell’orizzonte luminoso di una Gerusalemme restaurata per opera di Dio e addirittura posta come centro attrattivo per tutta la creazione. Sono le parole che abitualmente ascoltiamo nella solennità dell’Epifania: i Magi, rappresentanti di tutte le genti, guidati dalla stella (lo Spirito) giungono dall’oriente a Gerusalemme e, malgrado la sorpresa e inadeguatezza di essa, sono indirizzati dalla parola profetica verso la luce del mondo, il piccolo Gesù a Betlemme. In modo simile, nel nostro testo possiamo notare che appunto Gerusalemme non brilla “di luce propria” ma è la luce e la gloria del Signore che splende su di lei (vv 1-3). Questo splendore che, pure nella sua indegnità, brilla su di lei fa sì che essa diventi luce nella situazione tenebrosa del cosmo e la costituisca come polo attrattivo per tutte le genti. I figli e le figlie del v 4 possono essere gli stessi figlie e figlie di Israele della diaspora come anche le genti stesse diventate figli e figlie adottive. Questo fluire dei popoli è da varie direzioni, dall’oriente (Madian, Efa, Saba, Kedar, Nebaiòt) e dall’occidente (il mare). Sembra si tratti di una smisurata processione offertoriale verso il tempio del Signore e l’offerta recata si confonde quasi con gli offerenti stessi (v 7).
Il commento delle Famiglie della Visitazione è stupendo