12 Ascoltami, Giacobbe, Israele che ho chiamato. Sono io, io solo, il primo e anche l’ultimo. 13 Sì, la mia mano ha posto le fondamenta della terra, la mia destra ha disteso i cieli. Quando io li chiamo, tutti insieme si presentano. 14 Radunatevi, tutti voi, e ascoltatemi. Chi di essi ha predetto tali cose? Colui che il Signore predilige compirà il suo volere su Babilonia e, con il suo braccio, sui Caldei. 15 Io, io ho parlato; io l’ho chiamato, l’ho fatto venire e ho dato successo alle sue imprese.
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Isaia ha ripetutamente affermato quanto è scritto nella Genesi: In principio Dio creò il cielo e la terra
COMMENTO FdV
1) L’accorato appello di Dio è rivolto direttamente a Giacobbe-Israele. Sono invitati a radunarsi, a radunarsi tutti e ascoltare. E loro sono i “chiamati”. Sanno bene che lui è l’unico Dio, il primo e l’ultimo, il creatore della terra e del cielo. Sono anche in esilio, lontano dalla loro terra, dal loro tempio. Ma già il movimento del radunarsi per ascoltare è importante, salutare. Schiodarsi dai divani, c’è una notizia bomba in vista. Ascoltarla insieme, guardandosi negli occhi, recepirla e discuterla a gruppi sarà edificante.
2) Quello che dice è questo: “Colui che il Signore ama, farà il suo volere su Babilonia”. Il collegamento tra essere amato/prediletto dal Signore e fare il suo volere non è così scontato. Giacobbe-Israele si sapevano amati… ma poco “praticanti” del suo volere, dei suoi comandamenti. Anzi sanno di essere in esilio proprio perché non hanno seguito i comandamenti. Dio glielo dirà domani al v.18: “se avessi prestato attenzione ai miei comandi…”. Ma il punto è proprio questo: devono riscoprire di essere stati e di essere ancora amati da Dio. E sarà un amore che è misericordia e perdono, a farli scattare sull’attenti per fare qualsiasi cosa Dio chieda, fosse anche di tornare a casa!
3) Ma qui non sta parlando di Giacobbe-Israele ma di Ciro. Abbiamo già sentito parlare di questo uomo pagano, straniero, guerriero inspiegabilmente amato da Dio, scelto, unto… Sembra quasi che Dio voglia mettere le mani avanti: “io, io ho parlato; io l’ho chiamato, l’ho fatto venire e ho dato successo alle sue imprese”. L’amore e la predilezione dell’altro serve alla nostra liberazione. Decisamente una notizia bomba. Devono essere insieme per ascoltarla e digerirla.
Bellissimo commento, mi ha aiutata molto a comprendere di più qsto passo della scrittura. Grazie.