16 Dice il Signore: «Poiché si sono insuperbite le figlie di Sion, procedono a collo teso, ammiccando con gli occhi, e camminano a piccoli passi, facendo tintinnare gli anelli ai piedi, 17 il Signore renderà tignoso il cranio delle figlie di Sion, il Signore denuderà la loro fronte». 18 In quel giorno il Signore toglierà l’ornamento di fibbie, fermagli e lunette, 19 orecchini, braccialetti, veli, 20 bende, catenine ai piedi, cinture, boccette di profumi, amuleti, 21anelli, pendenti al naso, 22 vesti preziose e mantelline, scialli, borsette, 23 specchi, tuniche, turbanti e vestaglie. 24 Invece di profumo ci sarà marciume, invece di cintura una corda, invece di ricci calvizie, invece di vesti eleganti uno stretto sacco, invece di bellezza bruciatura. 25 I tuoi prodi cadranno di spada, i tuoi guerrieri in battaglia. 26 Si alzeranno lamenti e gemiti alle sue porte ed essa, disabitata, giacerà a terra.
1 Sette donne afferreranno un uomo solo, in quel giorno, e diranno: «Ci nutriremo del nostro pane e indosseremo le nostre vesti; soltanto, lasciaci portare il tuo nome, toglici la nostra vergogna».
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Il grande attacco del profeta contro le donne mi pare non possiamo ascoltarlo se non tenendo conto del grandissimo spessore che il femminile ha nella storia della salvezza proprio attraverso il vincolo nuziale di Dio con il “femminile” del suo popolo, rappresentato dalle donne. Per questo, mi sembra che i vers. 16-24 del nostro testo, con l’accusa severa e addirittura violenta di un femminile infedele e seduttore, di fatto rappresenti tutto il peccato di Israele e la volontà divina di liberarlo da ogni suo male.
Dopo la descrizione del tradimento mondano e idolatrico di Israele ai vers. 16-24 del nostro testo, i vers. 25-26 annunciano la dolorosa conversione del popolo: “Si alzeranno lamenti e gemiti alle sue porte ed essa, disabitata, giacerà a terra” (vers. 26).
Per questo vi propongo per il vers. 1 una spiegazione di cui non sono sicuro e che ugualmente mi affascina. E’ la voce di donne che ad “Un uomo solo” “in quel giorno diranno: Ci nutriremo del nostro pane e indosseremo le nostre vesti; soltanto, lasciaci portare il tuo nome, toglici la nostra vergogna”. Mi sembra profezia di quella salvezza che in Maria avrà il suo compimento, come madre del Figlio di Dio.
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuoi. Giovanni e Francesco