18 Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me. 19 Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; poiché invece non siete del mondo, ma vi ho scelti io dal mondo, per questo il mondo vi odia. 20 Ricordatevi della parola che io vi ho detto: “Un servo non è più grande del suo padrone”. Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi; se hanno osservato la mia parola, osserveranno anche la vostra. 21 Ma faranno a voi tutto questo a causa del mio nome, perché non conoscono colui che mi ha mandato. 22 Se io non fossi venuto e non avessi parlato loro, non avrebbero alcun peccato; ma ora non hanno scusa per il loro peccato. 23 Chi odia me, odia anche il Padre mio. 24 Se non avessi compiuto in mezzo a loro opere che nessun altro ha mai compiuto, non avrebbero alcun peccato; ora invece hanno visto e hanno odiato me e il Padre mio. 25 Ma questo, perché si compisse la parola che sta scritta nella loro Legge: Mi hanno odiato senza ragione.

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E’ importante chiarire dove e tra chi si collochi la radicale inimicizia e l’opposizione assoluta. I due grandi antagonisti sono da una parte il “mondo”, dall’altra il Signore Gesù Cristo. Tale chiarimento è importante perchè non ci si deve smarrire nella ricerca di misfatti e di colpevoli. Come per altro i discepoli di Gesù devono essere consapevoli di essere coinvolti in un dramma ben più profondo e rilevante di tutto quello che essi personalmente vivono. Quando non si tiene conto di questo si costruiscono falsi protagonisti della vicenda umana, li si esalta o al contrario li si abbatte come se fossero i diretti agenti di quanto avviene, mentre alle loro spalle e nel loro cuore agiscono forze incontrollabili che li soggiogano. Così l’odio e l’amore del mondo citati ai vers.18-19 bisogna sapere e ricordare da dove vengono. Anche il malessere e il malaffare che in questi giorni osserviamo nel nostro paese non hanno la loro autentica spiegazione e quindi non si possono trovare i rimedi più efficaci per fermarli e respingerli se non si tiene conto delle potenze che agiscono nel cuore e nella vita dell’uomo.
La condizione nuova dei discepoli dipende dal fatto che essi non sono del mondo perchè il Signore li ha scelti dal mondo (ver.19). E Gesù ricorda loro che “il servo non è più grande del suo padrone” perchè possano essere consapevoli della loro partecipazione ad eventi che superano di gran lunga ogni analisi razionale con la quale si pretenda di spiegarli. Gli stessi operatori del male non sono gli ultimi protagonisti di quello che compiono, ma sono a loro volta “servi” di un mondo che non conosce Colui che ha mandato nel mondo il Giudice e Salvatore del mondo.
Ma ora è anche per i servi del mondo il momento del giudizio. E questo avviene nella presenza e nella Parola di Gesù: “Se io non fossi venuto e non avessi parlato loro, non avrebbero alcun peccato…”.Così Gesù, che con chiarezza ha detto di non essere venuto per giudicare ma per salvare, è il “giudizio” del mondo proprio perchè è venuto per salvare l’umanità dalla prigionìa del male e della morte. Così al ver.22. E ancora, al ver.24, “se non avessi compiuto in mezzo a loro opere che nessuno ha mai compiuto…”. Dunque deve essere sempre chiaro che è ben diversa la responsabilità morale di chi l’ha conosciuto e da chi non l’ha ancora incontrato! Per questo l’ “inimicizia” nei confronti dei discepoli di Gesù non va cercata lontano da loro!
L’ odio senza ragione di cui parla il ver.25 citando i Salmi 34,19 e 68,5 non vuole dire di una specie di “insensatezza” di tale odio, ma ben di più, della sua radicale ingiustificabile ingiustizia perchè viene esercitato da coloro che il Signore ha visitato con la sua parola e la sua opera di salvezza. Questo è e deve rimanere il grande segreto del giudizio divino, umanamente insondabile, dipendente dal dono di Dio.
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.
E’ importante leggere il brano di oggi in fila con i precedenti. Dopo le ultime parole di ieri erano: “Questo io vi comando: amatevi gli uni gli altri”, oggi Gesù parla dell’odio. E’ un odio “senza ragione”. Il mondo, e gli uomini del mondo, e anche noi in quanto partecipi dei sentimenti del mondo, conosce l’odio; come dice Paolo nella lettera a Tito: “Anche noi eravamo degni di odio, e ci odiavamo a vicenda…”. Ma qui sembra essere una cosa particolare: l’odio è “senza ragione” perchè scaturisce dall’amore. Il Signore ha tanto amato il mondo, e il mondo ha reagito con l’odio: non c’è corrispondenza, non c’è causa plausibile. “Senza ragione” è collegato al mistero dell’amore. E così anche la partecipazione dei discepoli a questo odio subìto va letta così: nella misura in cui i discepoli obbediscono a questo comando: Amatevi gli uni gli altri; allora scaturisce l’odio del mondo. E anche questa cosa non è estranea alla comunione dei discepoli con Gesù e con il Padre. “Se non fossi venuto e non avessi parlato loro… Se non avessi fatto in mezzo a loro opere che nessun altro ha fatto, non avrebbero alcun peccato”. La venuta di Gesù scopre, rivela il peccato del mondo, che è odio senza ragione nei confronti di Dio che viene a portare la comunione con Lui che è salvezza. Questo peccato che ha come conseguenza la separazione tra Dio e l’uomo, dall’inizio della umanità, fino ad oggi, è quel pecato che l’agnello di Dio è venuto a togliere. I molti “se…” del brano di oggi – quindi – non vogliono suggerire che ci poteva essere una altra alternativa possibile alla incarnazione di Dio e alla sua passione, affinche il mondo fosse liberato dal peccato, ma forse piuttosto indicare che questa strada, dell’amore fino al dono della vita (“Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio perchè il mondo si salvi”) è la strada che insieme a Gesù, anche i suoi discepoli possono seguire (vv.18-21). E seppure la risposta del mondo all’amore di Gesù e dei discepoli è “odio senza ragione”, misteriosamente, proprio in questo modo, per il sacrificio d’amore, il peccato del mondo viene rivelato e la sua forza annientata.
Volendo dare il nome proprio a quest’odio irragionevole che tormenta e uccide il Cristo e i Suoi discepoli dobbiamo dire che è l’essere (perchè avuto)del non-rssere(perchè così ha scelto)cioè il Demònio, Satana e i suoi.
gaetano briganti
ti benedico con affetto