42 Disse loro Gesù: «Se Dio fosse vostro padre, mi amereste, perché da Dio sono uscito e vengo; non sono venuto da me stesso, ma lui mi ha mandato. 43 Per quale motivo non comprendete il mio linguaggio? Perché non potete dare ascolto alla mia parola. 44 Voi avete per padre il diavolo e volete compiere i desideri del padre vostro. Egli era omicida fin da principio e non stava saldo nella verità, perché in lui non c’è verità. Quando dice il falso, dice ciò che è suo, perché è menzognero e padre della menzogna. 45 A me, invece, voi non credete, perché dico la verità. 46 Chi di voi può dimostrare che ho peccato? Se dico la verità, perché non mi credete? 47 Chi è da Dio ascolta le parole di Dio. Per questo voi non ascoltate: perché non siete da Dio».
Giovanni 8,42-47

Oggi è opportuno che riprendiamo il testo di Genesi 3 che mi sembra il riferimento più importante per cogliere e accogliere la Parola che il Signore ci dona. L’inganno demoniaco è quello di prospettare una relazione “competitiva” tra Dio e l’uomo: una specie di “paura” divina che l’uomo possa diventare come Lui, e d’altra parte un istinto profondo dell’uomo ad “autodivinizzarsi”. Se così fosse, il “sacro” si opporrebbe al profano. Dio diventa allora un percorso di merito e di conquista. L’esito finale di questa “religione” è la conquista di Dio. E dunque, infine, l’ateismo: l’uomo si fa dio e Dio non c’è più.
Contro tutto questo, Gesù rivendica la sua persona e la sua missione: “da Dio sono uscito e vengo; non sono venuto da me stesso, ma lui mi ha mandato”(ver.42). Gesù è l’ultima e suprema manifestazione-azione di Dio che in tutta la rivelazione e profezia donate ai padri ebrei, si rivela e agisce come Dio della comunicazione e della comunione. Tutta la creazione e tutta la storia sono dono di Dio all’umanità, e Gesù è il supremo dono di Dio: in Gesù Dio dona se stesso. Ma tutto questo è violentemente osteggiato dal diavolo che è il grande nemico dell’umanità: è ”omicida fin da principio”, e quindi opposto alla verità di Dio, “in lui non c’è verità. Quando dice il falso, dice ciò che è suo, perché è menzognero e padre della menzogna”. Il punto delicatissimo che mi sembra di cogliere, e che voi dovete accogliere con molta prudenza, è che un “dio” che bisogna meritare e conquistare è prodotto del diavolo. Gesù invece rivela in se stesso il Dio dell’amore, della salvezza e della comunione. Quindi un Dio che ha compassione e che si dona fino alla Croce.
Le due tesi sono inconciliabili: “A me, invece, voi non credete, perché dico la verità”(ver.45). Perché le due tesi sono opposte tra loro: “Chi è da Dio ascolta le parole di Dio. Per questo voi non ascoltate: perché non siete da Dio”(ver.47). Non dobbiamo pensare a due categorie di persone: i buoni e i cattivi. Ma piuttosto a due tesi opposte che sono presenti e si presentano nell’animo di ciascuno di noi. In questo è evidentemente decisivo il dono della fede di Gesù.
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.
il peccato fà rompere ogni legame di alleanza e relazione con Dio e le proprie radici cristiane,si diviene come pianta staccata dal ceppo,vive con”l’energia”autonoma che possiede,ma è destinata a morire…,il rimanere saldi nella verità è perseverare cioè stare sotto,rifugiarsi nella PAROLA con assiduità.essere nella verità è dunque credere,credere è Amare,e l’Amore sgorga dalla misericordia divina.