40 All’udire queste parole, alcuni fra la gente dicevano: «Costui è davvero il profeta!». 41 Altri dicevano: «Costui è il Cristo!». Altri invece dicevano: «Il Cristo viene forse dalla Galilea? 42 Non dice la Scrittura: Dalla stirpe di Davide e da Betlemme, il villaggio di Davide, verrà il Cristo?». 43 E tra la gente nacque un dissenso riguardo a lui.
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Ci sono nel Vangelo secondo Giovanni altri due luoghi – 9,16 e 10,19 – dove si parla di questo “dissenso” riguardo a Gesù. E’ sempre dissenso tra i Giudei e sempre riguarda la persona di Gesù: chi è Gesù? Mi sembra importante tenerne conto. Sembra suggerire che non sono le nostre ricerche e le nostre discussioni teologiche a portarci alla conoscenza e alla comunione con Lui, ma sempre e solo il dono della fede. L’ “ortodossia” è grazia, e non frutto dei nostri ragionamenti. Ed è comunione! Una comunione che è del pensiero e della vita perchè è dono del Signore per ciascuno e per tutti.
Anche le Scritture sono fonte della verità e della luce se sono ascoltate e accolte nel dono della fede. La persona del “galileo” Gesù ha un segreto che porterà alla conferma della “verità” della Parola circa Betlemme e la stirpe di Davide, ma solo lo stesso Gesù può illuminare le Scritture e fare di esse la fonte della illuminazione di Lui. Noi non siamo esegeti e specialisti. Noi abbiamo con la Parola di Dio un rapporto di preghiera. Dunque, nella fede. Questo non toglie l’importanza di un rapporto oggettivo e rigoroso con i testi, ma tutto deve avvenire nell’orizzonte della fede e della preghiera. Le nostre stesse piccole “osservazioni” quotidiane sul testo sono mediocri e quasi inutili, ma possono essere un modesto aiuto per chi desidera fare della Parola la sua preghiera di ogni giorno.
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.
La grande affermazione di ieri di Gesù (“Chi ha sete di pienezza di vita, venga a me…”) produce nella gente super-sorpresa varie conclusioni: E’ il profeta (quello annunciato nel Deuteronomio e da tanto atteso), “E’ il Cristo”, il Messia che salverà Israele… Le risposte però non colgono la novità di Gesù e del suo messaggio, che va ben oltre quello che era stato annunciato. Ha luogo uno “scisma” tra i presenti, una divisione insanabile tra gli uni e gli altri. I dubbiosi hanno i loro buoni motivi: Gesù viene dalla Galilea, una regione di teste calde, di ribelli e di ignoranti; nessun profeta – diranno – è mai venuto dalla Galilea. Il dramma è che chi conosce le Scritture e sa bene da dove deve venire il Messia e ha gli elementi per identificarlo, ora che il Messia è presente, non lo riconosce, anzi – come vedremo domani – lo considera un ingannatore, un impostore. Praticare e commentare i testi biblici ogni giorno non ci mette al sicuro…