Caro Giovanni, ti ringrazio di questi giorni belli in terra santa. Non sono sicura pero’ di partire del tutto in pace. Tu sai la situazione incompiuta e non regolare della mia vita. Come posso pensare di poter anch’io avere un posto nelle “buone notizie” che abbiamo ricevuto in questi giorni?

Mi sono trovato nella bibbia questo biglietto anonimo ieri sera andando a riposare. Non riesco a pensare chi possa averlo lasciato e mi prendo il lusso di “usarlo” per una parola che sia per molti altri. Oggi, nell’ultima tappa del pellegrinaggio diro’ per l’anonima interlocutrice che le ho risposto sul Carlino. Chi ha scritto il biglietto a quel punto si fara’ viva o aspettera’ di leggere a casa il giornale. Dunque, cara amica senza nome, quello che mi scrivi e’ occasione perche’ ci ricordiamo insieme una nota essenziale del mistero del Vangelo. E cioe’ la sua possibilita’-capacita’ di raggiungere ogni persona, ogni vicenda e ogni cuore, la’ dove questa si trova. Il vangelo ci viene a visitare e a prendere per mano non quando abbiamo gia’ compiuto un cammino di ravvedimento, di conversione o in ogni modo di cambiamento della nostravita. Il Vangelo ci visita nelle nostre “impossibilita’”, la’ dove da soli non possiamo pensare e fare nessun passo. Il Vangelo in questo senso e’ veramente “per tutti”. Anche in questi giorni qui a Gerusalemme avrai visto come anche nostri amici che si ritengono e si dichiarano non credenti hanno seguito con straordinaria attenzione e con profondo interesse la nostra “rilettura” del Vangelo la’ dove il Vangelo e’ entrato nella storia dell’umanita’. Quindi anche tu, nel lasciare la Terra del Signore, custodisci semplicemente e con riconoscenza quello che hai udito e visto. E, se puoi, fai tue le parole che abbiamo ascoltato a Nazaret dalla giovane Maria: “Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola”. Probabilmente avresti ragione a pensare di non poter entrare nel dono di Dio. Anch’io lo penserei per me. Ma, come dice l’Angelo di Nazaret: “Nulla e’ impossibile a Dio”. Con affetto. Giovanni.