5 «Maledetto l’uomo che confida nell’uomo, e pone nella carne il suo sostegno, allontanando il suo cuore dal Signore. 6 Sarà come un tamerisco nella steppa; non vedrà venire il bene, dimorerà in luoghi aridi nel deserto, in una terra di salsedine, dove nessuno può vivere. 7 Benedetto l’uomo che confida nel Signore e il Signore è la sua fiducia. 8 È come un albero piantato lungo un corso d’acqua, verso la corrente stende le radici; non teme quando viene il caldo, le sue foglie rimangono verdi, nell’anno della siccità non si dà pena, non smette di produrre frutti. 9 Niente è più infido del cuore e difficilmente guarisce! Chi lo può conoscere? 10 Io, il Signore, scruto la mente e saggio i cuori, per dare a ciascuno secondo la sua condotta, secondo il frutto delle sue azioni. 11 È come una pernice che cova uova altrui, chi accumula ricchezze in modo disonesto. A metà dei suoi giorni dovrà lasciarle e alla fine apparirà uno stolto». 12 Trono di gloria, eccelso fin dal principio, è il luogo del nostro santuario! 13 O speranza d’Israele, Signore, quanti ti abbandonano resteranno confusi; quanti si allontanano da te saranno scritti nella polvere, perché hanno abbandonato il Signore, fonte di acqua viva. 14 Guariscimi, Signore, e guarirò, salvami e sarò salvato, poiché tu sei il mio vanto. 15 Essi mi dicono: «Dov’è la parola del Signore? Si compia finalmente!». 16 Io non ho insistito presso di te per la sventura né ho desiderato il giorno funesto, tu lo sai. Ciò che è uscito dalla mia bocca è innanzi a te. 17 Non essere per me causa di spavento, tu, mio solo rifugio nel giorno della sventura. 18 Siano confusi i miei avversari, non io, si spaventino loro, non io. Manda contro di loro il giorno della sventura, distruggili due volte.

Commento audio di d. Francesco Scimè dal Canale Telegram “La lectio quotidiana” Ger 17,5-18 – 8-2-2025

Omelia dialogata messa Sammartini Ger 17,5-18 10.02.2025

Omelia dialogata messa Dozza Ger 17,5-18 10.02.2025