16,19 Signore, mia forza e mia difesa, mio rifugio nel giorno della tribolazione, a te verranno le genti dalle estremità della terra e diranno: «I nostri padri ereditarono soltanto menzogna, e nullità che non giovano». 20 Può forse l’uomo fabbricarsi i propri dèi? Ma quelli non sono dèi! 21 «Perciò, ecco, io faccio loro conoscere questa volta la mia mano e la mia forza. Essi sapranno che il mio nome è Signore».
17,1 Il peccato di Giuda è scritto con stilo di ferro, è inciso con punta di diamante sulla tavola del loro cuore e sui corni dei loro altari. 2 Così i loro figli ricorderanno i loro altari e i loro pali sacri presso gli alberi verdi, sui colli elevati, 3 sui monti e in aperta campagna. «I tuoi averi e tutti i tuoi tesori li abbandonerò al saccheggio, come ricompensa per tutti i peccati commessi in tutti i tuoi territori. 4 Dovrai ritirare la mano dall’eredità che ti avevo dato; ti renderò schiavo dei tuoi nemici in una terra che non conosci, perché avete acceso il fuoco della mia ira, che arderà sempre».

Commento audio di d. Francesco Scimè dal Canale Telegram “La lectio quotidiana” Ger 16,19-17,4 – 8-2-2025

Omelia dialogata messa Dozza Ger 16,19-17,4 08.02.2025

Omelia dialogata messa Sammartini Ger 16,19-17,4 08.02.2025