Bettazzi08_bClub G. Dossetti
PARROCCHIE DELLA DOZZA, SANT’EGIDIO,
SAMMARTINI, CASELLE, RONCHI-BOLOGNINA

Di seguito diamo un breve resoconto e la registrazione audio del terzo incontro sul tema:
LASCIAMOCI PRENDERE DALLA “GIOIA DEL VANGELO”
4 INCONTRI SULLA “EVANGELII GAUDIUM” DI PAPA FRANCESCO
(Scarica foglietto illustrativo o vai all’articolo con il programma degli incontri)

Incontro di Domenica 30 marzo con Mons. Luigi Bettazzi.
È stata trattata la terza parte dell’esortazione “Evangelii Gaudium”,  i paragrafi dal 111 al 175:
– Chiesa e Parola di Dio

Registrazione audio dell’incontro (file mp3)

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Breve resoconto della relazione di Mons. Luigi Bettazzi (30-3-2014):

Pregate per Papa Francesco, perché duri a lungo.

Questo mi porta a ricordare che per Papa Giovanni il Concilio doveva essere non dogmatico, ma pastorale. Pastorale vuol dire innanzitutto la premura per l’annuncio a tutti del vangelo. “Vangelo” vuol dire “buona notizia”, notizia che porta gioia. Il discorso di apertura del Concilio ha come prime parole “Gioisce la madre Chiesa” (Gaudet mater Ecclesia). Allo stesso modo incomincia la Lettera di Papa Francesco: “La gioia del Vangelo (Evangelii gaudium) riempie il cuore e la vita intera di coloro che si incontrano con Gesù”. Il Concilio e Papa Francesco in questo capitolo terzo dell’Esortazione (dal n. 110 in poi) dicono che l’evangelizzazione è annunciare la gioia, la buona notizia di Gesù Cristo. Il testo principale di riferimento è la Costituzione conciliare Dei Verbum, sulla Parola di Dio. Prima la Bibbia non la si poteva leggere; si aveva paura di sembrare “Protestanti”; solo pochi potevano leggerla, ma per estrarvi le verità, ad esempio per il catechismo. Ma Dio ci vuole per una vita di amore e la Bibbia è una gran lettera che Dio ci manda per parlarci di Lui. Per il Concilio l’evangelizzazione è un’opera di tutti i fedeli. Il motivo è che per il Concilio ogni cristiano è sacerdote, come Gesù Cristo, e profeta e re. Sacerdote: che consacra il mondo. Il popolo di Dio è un luogo teologico, di manifestazione di Dio. La Messa deve aiutare il sacerdozio comune dei fedeli. In Concilio i vescovi volevano aiutare il Papa: questa è la collegialità episcopale, che non mette in discussione l’infallibilità del Papa. Sul Sinodo sulla famiglia il Papa sta consultando tutta la Chiesa. Padre Lombardi andò un giorno da papa Giovanni dicendogli che doveva essere più deciso nel governare la Chiesa. Papa Giovanni lo lasciò parlare e poi gli disse: “Lei crede che il papa sia qui per governare? Io sono qui per vedere che cosa fa lo Spirito Santo”.

San Pietro un giorno invitò un rabbino in paradiso. Incontrarono gli ortodossi, i buddisti, gli animisti. Arrivarono ad un muro alto e San Pietro gli disse : ” Parla piano, perché di là ci sono i cattolici, che credono di essere soli”.

Anche nella lettera Evangelii gaudium, ogni cristiano è chiamato ad evangelizzare (n. 111): l’evangelizzazione è compito della Chiesa. Francesco parla del senso della fede del popolo di Dio, della sua infallibilita’ (n. 122). Per metà di questa parte il Papa parla dell’omelia. Dev’essere come quando una madre parla al figlio, che conosce il figlio e sa come deve parlargli. Anche il papa alza ogni tanto gli occhi e guarda la gente a cui parla. La lectio: la lettura della parola di Dio; leggerla bene. Ascoltare la parola di Dio e ascoltare il popolo. In una mano la bibbia e nell’altra il giornale. Il kerigma: l’annuncio fondamentale, che è l’amore. Il principio veramente non negoziabile l’ha detto Gesù quando ha detto: “O Dio o Mammona”.

Quando ero giovane prete in seminario in piazza dei Martiri, per andare a dir Messa in Cattedrale passavo sotto una lapide che ricordava che Pio IX aveva fatto impiccare due persone: era un re. Da qui l’anticlericalismo.

La comunità leggendo la parola di Dio cresce nella conoscenza di essa. Leggere la bibbia nella comunità.