1 Paolo, apostolo di Cristo Gesù per volontà di Dio, ai santi che sono a Èfeso credenti in Cristo Gesù: 2 grazia a voi e pace da Dio, Padre nostro, e dal Signore Gesù Cristo. 3 Benedetto Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei cieli in Cristo. 4 In lui ci ha scelti prima della creazione del mondo per essere santi e immacolati di fronte a lui nella carità, 5 predestinandoci a essere per lui figli adottivi mediante Gesù Cristo, secondo il disegno d’amore della sua volontà, 6 a lode dello splendore della sua grazia, di cui ci ha gratificati nel Figlio amato. 7 In lui, mediante il suo sangue, abbiamo la redenzione, il perdono delle colpe, secondo la ricchezza della sua grazia.
Efesini 1,1-7

I vers.1-2 sono l’indirizzo della lettera. Ma quante Parole “troppo grandi” già contengono: “apostolo.. volontà di Dio.. credenti.. grazia e pace”! E tutto il brano che oggi ci prende per mano per condurci nelle meraviglie di questa Lettera è ricco di grandi e misteriosi temi! Nella Lettera saranno sviluppati e spiegati.
Ma oggi non è male riceverli in questa sintesi mirabile che è una grande preghiera che ci accompagnerà fino al ver.14! Non spaventiamoci!
In questa grande “benedizione a Dio” ci sono i temi che poi verranno appunto svolti. E benediciamo Dio che Lui, per primo, ci ha benedetti! Tutto nasce da qui! Egli “ci ha benedetti (ver.3) con ogni benedizione spirituale nei cieli in Cristo”: questa benedizione divina assolutamente ci precede.
E’ “spirituale” perché è azione dello Spirito di Dio. E tale benedizione è “in Cristo”, perché nella sua Persona noi siamo benedetti! Lui è il principio, la fonte, la potenza di tale benedizione su di noi: per noi è appunto puro dono. Questa è l “elezione” divina di cui non si può trovare motivo e ragione: è dunque pura grazia!
Il ver.4 dilata ulteriormente l’affermazione dicendo che questa scelta-elezione divina precede la creazione del mondo! Questo è importantissimo, perché afferma che quindi il mondo è stato creato “in funzione” di questa benedizione su di noi!
Il fine di tale elezione-benedizione è l’Amore: “per essere santi e immacolati di fronte a Lui nell’Amore”! E questo Amore è “Amore paterno-figliale”: “predestinandoci ad essere per Lui figli adottivi mediante Gesù Cristo”. Questo ci avvicina al pensiero che Gesù Cristo è “il Figlio” di Dio, e che noi, a motivo di lui, siamo “figli adottivi” di Dio! Questo è il progetto di Dio, il “disegno d’amore della sua volontà”.
Il ver.6 sottolinea questo con i termini “grazia” e “gratificati”: è realtà ed evento che non si compra, non si merita e non si ruba! Può solo essere dono”. Appunto, “grazia”!
Il ver.7 ci dona il “titolo” della grande impresa divina, che è il sangue, cioè il sacrificio d’amore, di Gesù, del “Figlio amato”. Siamo sempre nell’orizzonte assoluto della grazia: “Abbiamo la redenzione, il perdono delle colpe, secondo la ricchezza della sua grazia”. Ci sentiamo come “smarriti” davanti a questa “Parola”! Non possiamo altro che confidare di essere tenuti per mano e accompagnati in questi eventi “troppo” grandi per noi!
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.
In sintonia con il suggerimento iniziale di Giovanni, anch’io sono colpito dai primi due versetti: dove, in poche parole, compaiono tutti i protagonisti, gli attori di questo grande “mistero”, che include il mondo e la vita, la nostra storia e la nostra salvezza. C’è Dio, che è “nostro padre”, e c’è lui “il Signore” amato, il Signore nostro Gesù Cristo. Ci sono i santi-credenti in Lui (e in questo gruppo noi stessi siamo rappresentati e presenti). C’è Paolo, inviato, incaricato per volontà di Dio… Infine ecco quel dono di “grazia e pace” che è augurato a tutti e tutti spontaneamente invade. Perciò possiamo dire – come al v.3 – che siamo già assisi, installati nei cieli, cioè nel mondo e nella condizione di Dio, dove siamo ricolmati della sua benedizione, del suo amore, in Cristo.