11Ogni sacerdote si presenta giorno per giorno a celebrare il culto e a offrire molte volte gli stessi sacrifici, che non possono mai eliminare i peccati. 12Cristo, invece, avendo offerto un solo sacrificio per i peccati, si è assiso per sempre alla destra di Dio, 13aspettando ormai che i suoi nemici vengano posti a sgabello dei suoi piedi. 14Infatti, con un’unica offerta egli ha reso perfetti per sempre quelli che vengono santificati. 15A noi lo testimonia anche lo Spirito Santo. Infatti, dopo aver detto:
16Questa è l’alleanza che io stipulerò con loro
dopo quei giorni, dice il Signore:
io porrò le mie leggi nei loro cuori
e le imprimerò nella loro mente,
dice:
17e non mi ricorderò più dei loro peccati e delle loro iniquità.
18Ora, dove c’è il perdono di queste cose, non c’è più offerta per il peccato.
16Questa è l’alleanza che io stipulerò con loro
dopo quei giorni, dice il Signore:
io porrò le mie leggi nei loro cuori
e le imprimerò nella loro mente,
dice:
17e non mi ricorderò più dei loro peccati e delle loro iniquità.
18Ora, dove c’è il perdono di queste cose, non c’è più offerta per il peccato.
Oggi mi sembra importante mettere in evidenza, mentre ascoltiamo un tema già più volte trattato, un dato fondamentale che le note delle bibbie rischiano spesso di attentare introducendo osservazioni e aggiunte che non sono proprie del testo. Mi riferisco all’opera del Signore, così come l’ascoltiamo nella Parola che oggi ci viene regalata. Riprendiamola con attenzione. Dice che “Cristo..avendo offerto un solo sacrificio per i peccati, si è assiso per sempre alla destra di Dio, aspettando ormai che i suoi nemici vengano posti a sgabello dei suoi piedi…con un’unica offerta Egli ha reso perfetti per sempre quelli che vengono santificati. A noi lo testimonia lo Spirito Santo…”. Ho voluto ricopiare le parole di questi versetti per mettere in evidenza che si tratta di un’opera tutta sua! E non è che quest’opera dipenda da nostre disposizioni e accettazioni. La salvezza è così com’è! E’ tutta grazia. Tutto è dono. Lui ha offerto questo unico sacrificio per i peccati e aspetta solo che i suoi nemici vengano posti a sgabello dei suoi piedi. E’ Lui che ci ha reso perfetti e ci ha santificati!
E questo ce lo testimonia lo Spirito Santo! Tale testimonianza dello Spirito è quella che possiamo ascoltare nella meravigliosa Parola del profeta Geremia, che già ci è stata citata in Ebrei 8,8-12, nella luce che quelle Parole assumono per l’opera del Signore Gesù! I nostri giorni sono proprio “quei giorni” nei quali Gesù pone le sue leggi nei nostri cuori e le imprime nella nostra mente, in modo che non sono più norme esterne, ma sono dinamiche nuove e profonde del nostro cuore e della nostra mente, cioè desideri e volontà delle nostre persone e non più leggi imposte dall’esterno. Una situazione assolutamente nuova, nella quale Gesù non si ricorderà più dei nostri peccati perché la nostra vita sarà radicalmente nuova. Ora, si potrà vedere se veramente noi accoglieremo sempre il dono di Dio con tanta intensità. Ma qui si vuole dire che in ogni modo quel dono è fatto! Quel dono, oggi, è rinnovato in noi per la Parola che ascoltiamo e celebriamo.
Ed è per questo, dice il ver.18, che essendoci già per noi “il perdono di queste cose”, cioè il perdono di ogni nostro peccato, “non c’è più offerta per il peccato”. C’è semplicemente, e meravigliosamente, la celebrazione, e cioè la memoria perfettamente attuale, del suo sacrificio d’amore, della sua Pasqua alla quale abbiamo il dono sublime di convergere nella Messa.
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.
…E anch’io devo stare attento a evitare osservazioni che non appartengono al testo; è una regola importante quella di stare rigorosamente a quanto la Parola ci dice. – Oggi si ribadisce che Cristo si è assiso per sempre alla destra di Dio: i cieli in cui è entrato e la destra di Dio ove si è assiso non indicano dei luoghi, come siamo portati a immaginare; significano che l’uomo Gesù è entrato nel pieno della condizione divina e condivide del tutto con il Padre il “governo” del Regno. Una cosa bella è che, nella nuova realtà che si è creata, il peccato non ci angoscia più; gli abbiamo dato – credo – in passato troppo rilievo. “Non mi ricorderò più dei loro peccati e delle loro iniquità”, dice il Signore. Gli antichi sacrifici risvegliavano necessariamente “il ricordo dei peccati”, come abbiamo letto sabato scorso; invece “ora, dove c’è il perdono di queste cose, non c’è più offerta per il peccato”(vv.17-18), ma solo la celebrazione della Pasqua e del dono di Dio.