16 Quando da mezzo al popolo scomparvero per morte tutti quegli uomini atti alla guerra, 17 il Signore mi disse: 18 “Oggi tu stai per attraversare i confini di Moab, ad Ar, 19 e ti avvicinerai agli Ammoniti. Non li attaccare e non muover loro guerra, perché io non ti darò nessun possesso nella terra degli Ammoniti; infatti l’ho data in proprietà ai figli di Lot”. 20 Anche questa terra era reputata terra dei Refaìm: prima vi abitavano i Refaìm e gli Ammoniti li chiamavano Zamzummìm, 21 popolo grande, numeroso, alto di statura come gli Anakiti; ma il Signore li aveva distrutti davanti agli Ammoniti, che li avevano scacciati e si erano stabiliti al loro posto. 22 Allo stesso modo il Signore aveva fatto per i figli di Esaù che abitano in Seir, quando distrusse gli Urriti davanti a loro; essi li scacciarono e si stabilirono al loro posto e vi sono rimasti fino ad oggi. 23 Anche gli Avviti, che dimoravano in villaggi fino a Gaza, furono distrutti dai Caftoriti, usciti da Caftor, i quali si stabilirono al loro posto. 24 “Alzatevi, levate l’accampamento e attraversate il torrente Arnon; ecco, io metto in tuo potere Sicon, l’Amorreo, re di Chesbon, e la sua terra; comincia a prenderne possesso e muovigli guerra. 25 Da quest’oggi comincerò a incutere paura e terrore di te nei popoli che sono sotto tutti i cieli, così che, all’udire la tua fama, tremeranno e saranno presi da spavento dinanzi a te”.
Post correlati
2 Commenti
Lascia un commento
Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.
Le categorie
- Audio (967)
- Audio e Video (623)
- Dalla Chiesa e dal mondo (168)
- Giovanni scrive… (515)
- Giuseppe scrive… (2)
- Incontri e approfondimenti (444)
- La lectio quotidiana (4.573)
- Le nostre notizie (1.004)
- Letture domenicali e festività (819)
- Senza categoria (7)
- Video (149)
Telegram
Archivi
Gli ultimi articoli pubblicati
- Matteo 7,7-14
- Matteo 7,1-6
- Le Letture e i canti di domenica 11 giugno 2023 – SS. Corpo e Sangue di Cristo
- Don Lorenzo Milani – Incontro con Sandra Gesualdi
- Omelia di d. Andrea Bergamini – SS. Trinità (Anno A) – 04 giugno 2023
- Omelia di d. Francesco Scimè – SS. Trinità (Anno A) – 04 giugno 2023
- Matteo 6,24-34
- Matteo 6,19-23
- Matteo 6,7-18
- Omelia di d. Francesco Scimè – Visitazione della B. V. Maria – 31 maggio 2023
Il ver.16 segna un passaggio decisivo, e cioè la scomparsa di tutti gli uomini “atti alla guerra”, e quindi, come Dio aveva promesso, l’approssimarsi dell’ingresso nella Terra Promessa da parte di un popolo di bambini! Di questo è importante tener conto, perchè dovrà esserci chiaro che è solo Dio a condurre avanti la conquista della terra. I vers.24-25 devonon essere considerati in questa prospettiva, e secondo questa prospettiva bisogna considerare la “paura e il terrore” che Israele incuterà “nei popoli che sono sotto tutti i cieli”. Questi popoli “tremeranno e saranno presi da spavento” perchè a conquistarli e vincerli sarà un popolo di bambini.
Ma in che modo Israele entrerà in possesso della Terra? Semplicemente obbedendo al Signore che ora appunto gli dice a proposito di Sicon e degli Amorrei: “comincia a prenderne possesso e a muovigli guerra”(ver.24). E sarà Dio stesso a mettere nei popoli “paura e terrore” di Israele! Mi permetto di insistere su questo, perchè deve essere chiaro che non stiamo considerando l’ipotesi di “guerre giuste”! Le guerre sono sempre ingiuste. E lo sono non perchè contraddicono a questa o a quella “condizione”, ma semplicemente perchè solo la guerra condotta da Dio è giusta! Non quelle condotte in nome di Dio! E se si vuole subito “precipitare” nel chiedersi che razza di guerra è quella combattuta da Dio, si può già qui citare la suprema guerra di Dio, quella che illumina e spiega tutte le guerre di Dio in tutta la Bibbia, e cioè la Pasqua di Gesù. Perdonate se approfitto del testo più breve di oggi, per fare queste affermazioni. La guerra di Dio rivelata pienamente da Gesù non ha come nemici uomini e donne – “carne e sangue” li chiama Efesini 6,10-20 – ma il nemico supremo: il Male e la Morte. La terribile violenza di questa guerra divina è quella della Croce di Gesù, suprema violenza di Dio, per la quale la morte del Figlio di Dio provoca “la morte della morte”. Tale morte del male e della morte è il tesoro ed è la testimonianza che noi poveretti siamo chiamati a custodire e a trasmettere. La vita secondo il Vangelo di Gesù e l’annuncio della sua Pasqua, soprattutto nell’Amore e nella Preghiera, è quella buona battaglia della fede che noi dobbiamo combattere proprio perchè le altre battaglie e le altre guerre siano bandite e abolite. Perciò non ci sono guerre giuste. La comunità cristiana è stata ed è purtroppo sempre piuttosto “bellicosa” in senso mondano: non si deve giudicare nessuno concedendo a tutti la loro buona coscienza, anche perchè anch’io e anche tu faremo oggi tante battaglie ingiuste, di non-amore, e purtroppo le giustificheremo. Certo, più si hanno responsabilità riguardo ad altri, in famiglia, in parrocchia, negli scouts, nella chiesa….più la cosa è delicata. Per grazia di Dio, ci sono molte guerre buone, tremende e sante. Penso ai bambini ammalati. Penso a molte mamme e alle loro croci dolorose e silenziose. Penso ai poveri di tutto il mondo che ogni giorno celebrano nella loro povertà la salvezza del mondo.
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.
Notevole il passo Deuteronomio 2, 20-21: <>