Andrea Mantegna adorazione dei magi

…Osservo quante popolazioni nel mondo si mettono in viaggio per arrivare a paesi dove sperano di trovare un po’ di bene. Mai i re Magi li ho sentiti così vicini a noi. Però ho in mente una persona che penso come molte altre non ha trovato grande luce e non ha riparo in queste notti così fredde…(Messaggio anonimo molto bello)

Se proprio non si trova niente per questa persona al freddo mi cerchi pure e un minimo rifugio molto precario possiamo trovarlo. Quanto ai re magi, anch’io ci ho pensato molto per via di un libretto che ho trovato quasi per caso e che parla di loro in modo singolare. Quello che in questi giorni mi ha visitato con qualche preoccupazione è Gerusalemme. Che cosa trovano i magi arrivando? Il cupo cinismo dei sacerdoti e degli scribbi che sanno tutto e non gl’importa niente? Il re con il suo proposito infanticida? Una città messa in subbuglio da questi ingenui sapienti che inseguono le stelle? Sono domande che devo farmi davanti alla mia stessa persona: che cosa trovano i miei amici cercatori nella notte quando in silenzio mi interrogano? E penso anche all’altro volto dell’Epifanìa, quello che la grande tradizione cristiana ha visto come immagine dell’incessante cammino della Chiesa e di ogni cristiano. Viaggio dove lo Spirito ci previene come stella nella notte, per farci sempre e dovunque contemplare e accogliere il Mistero del Dio Bambino che sarà Crocifisso per la salvezza di tutti. E forse, secondo il libretto che citavo sopra, c’è anche un’altra possibile lettura del viaggio dei magi: ed è la proposta di un viaggio che noi cristiani potremmo intraprendere dentro ad una storia e ad una realtà a noi sconosciute. La storia e la realtà di un mondo che ci è lontano. E lo è non perchè è "contro-Dio", ma perchè è "senza-Dio". Un viaggio per visitare questo mondo e per provare a capire come, in questo mondo strano, Gesù sia quella luce che il nostro mondo neppure cerca perchè si è rassegnato al suo crepuscolo grigio. Un viaggio della Chiesa più per capire che per giudicare. Un viaggio per raccogliere e non per emarginare. E’ l’ipotesi di un viaggio per tutto osservare alla luce del Vangelo che il Divino Falegname ha disteso come balsamo di salvezza sulle terribili ferite e sul grande gemito dell’umanità. Amo molto in Terra Santa un luogo dove difficilmente si reca il pellegrino con poco tempo: è una vasta grotta compresa nelle mura di un monastero di monache ortodosse, dove la leggenda dice che i magi si sono fatti una dormitina per sognare l’angelo che li allontanava da Erode e li spediva a casa. In quella grotta sono sepolte molte donne, tra cui diverse mamme di santi monaci del deserto. La mamma di S.Saba, per esempio. Mi sembra l’immagine di un grande grembo materno dal quale può nascere una comunità cristiana che ancora una volta si rimette in cammino con gli uomini e le donne del nostro tempo.Così come sono. Buona Domenica. d.Giovanni.