12 In tali circostanze, mentre stavo andando a Damasco con il potere e l’autorizzazione dei capi dei sacerdoti, 13 verso mezzogiorno vidi sulla strada, o re, una luce dal cielo, più splendente del sole, che avvolse me e i miei compagni di viaggio. 14 Tutti cademmo a terra e io udii una voce che mi diceva in lingua ebraica: “Saulo, Saulo, perché mi perséguiti? È duro per te rivoltarti contro il pungolo”. 15 E io dissi: “Chi sei, o Signore?”. E il Signore rispose: “Io sono Gesù, che tu perséguiti. 16 Ma ora àlzati e sta’ in piedi; io ti sono apparso infatti per costituirti ministro e testimone di quelle cose che hai visto di me e di quelle per cui ti apparirò. 17 Ti libererò dal popolo e dalle nazioni, a cui ti mando 18 per aprire i loro occhi, perché si convertano dalle tenebre alla luce e dal potere di Satana a Dio, e ottengano il perdono dei peccati e l’eredità, in mezzo a coloro che sono stati santificati per la fede in me”.
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COMMENTO Famiglie della Visitazione:
E’ bellissimo che eventi così decisivi nella vita delle persone si compiano con ammirevole semplicità! Questo oggi ci consente di notare come anche la nostra umile esistenza si compia meravigliosamente con eventi e modi semplici e umili.
Così l’incontro e il breve dialogo tra il Signore e Saulo: “Perché mi perseguiti?” e la controdomanda di Saulo: “Chi sei, o Signore?”, dove l’interrogativo è già luminoso per l’attributo “Signore” (ver. 15).
Ed è bellissimo che nella sua risposta il Signore già affermi di essere stato accolto da Paolo: “È duro per te rivoltarti contro il pungolo”, dove le parole non sono la denuncia di un dramma, ma già l’affermazione di un dono!
Il Signore conferma la missione dell’apostolo proclamando il suo ministero e la sua testimonianza, avente il compito di “aprire i loro occhi, perché si convertano dalle tenebre alla luce e dal potere di Satana a Dio”. Così essi riceveranno “il perdono dei peccati e l’eredità, in mezzo a coloro che sono stati santificati per la fede in me”! (ver. 18).
In tal modo, accogliendo il dono, essi riceveranno e a loro volta comunicheranno il dono di Dio.
Dio vi benedica e voi pregate per noi. Giovanni e Francesco