1Nel primo racconto, o Teòfilo, ho trattato di tutto quello che Gesù fece e insegnò dagli inizi 2fino al giorno in cui fu assunto in cielo, dopo aver dato disposizioni agli apostoli che si era scelti per mezzo dello Spirito Santo.
3Egli si mostrò a essi vivo, dopo la sua passione, con molte prove, durante quaranta giorni, apparendo loro e parlando delle cose riguardanti il regno di Dio. 4Mentre si trovava a tavola con essi, ordinò loro di non allontanarsi da Gerusalemme, ma di attendere l’adempimento della promessa del Padre, «quella – disse – che voi avete udito da me: 5Giovanni battezzò con acqua, voi invece, tra non molti giorni, sarete battezzati in Spirito Santo».
6Quelli dunque che erano con lui gli domandavano: «Signore, è questo il tempo nel quale ricostituirai il regno per Israele?». 7Ma egli rispose: «Non spetta a voi conoscere tempi o momenti che il Padre ha riservato al suo potere, 8ma riceverete la forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi, e di me sarete testimoni a Gerusalemme, in tutta la Giudea e la Samaria e fino ai confini della terra».
9Detto questo, mentre lo guardavano, fu elevato in alto e una nube lo sottrasse ai loro occhi. 10Essi stavano fissando il cielo mentre egli se ne andava, quand’ecco due uomini in bianche vesti si presentarono a loro 11e dissero: «Uomini di Galilea, perché state a guardare il cielo? Questo Gesù, che di mezzo a voi è stato assunto in cielo, verrà allo stesso modo in cui l’avete visto andare in cielo».
Liturgie di lunedì 20-04-2020
Omelia dialogata alla Dozza (file mp3)
Messa trasmessa in diretta sul canale youtube delle Famiglie della Visitazione: https://youtu.be/BbWYFWqCKLU
Omelia dialogata a Sammartini: (file mp3)
Condivisione dalla Dozza e da Sammartini su ZoomMeteeng. Canale youtube delle Famiglie della Visitazione: https://youtu.be/wXlOgPQwxts
COMMENTO Famiglie della Visitazione.
Incomincia oggi la nostra lettura degli Atti degli apostoli e volevamo innanzitutto segnalarvi una nota della Bibbia delle Paoline che dice così: “l’Ordo lectionum della Messa, cioè il Lezionario, al numero 74 a proposito del libro degli Atti ricorda che viene conservata la tradizione sia occidentale ambrosiana e iberica sia orientale di leggere nel tempo di Pasqua gli Atti degli Apostoli. Si pone così in risalto che proprio dal mistero Pasquale ha inizio la vita della Chiesa”.
A questo va aggiunto il fatto che anche papa Francesco in questi giorni ha raccomandato a tutta la cristianità la lettura degli Atti degli apostoli come il libro più proprio da leggere in questi giorni immediatamente successivi alla Pasqua di risurrezione del Signore. Allora in questo inizio innanzitutto cerchiamo di fare attenzione alle parole che riceviamo che sono così importanti per la vita non solo della Chiesa in generale, ma anche per la nostra, appena dopo aver celebrato Il mistero della Pasqua.
La prima osservazione che farei di questo testo è quel “tutto quello che Gesù fece e insegnò dagli inizi fino al giorno in cui fu assunto in cielo”: così fa cenno agli inizi delle opere e degli insegnamenti del Signore: probabilmente qui Luca si riferisce al suo vangelo ma è interessante vedere come questi inizi continuino anche dopo il Vangelo, continuino negli “Atti degli Apostoli”, e cioè l’idea che la chiesa continui l’opera che fu iniziata da Gesù e anche noi quindi siamo incaricati di essere umili continuatori di quest’opera.
La cosa straordinaria è che gli “Atti degli Apostoli” è una parola antica di 2000 anni, praticamente di quasi 2000 anni e però la meraviglia di ogni parola di Dio è che è sempre nuova e quindi non si tratta di dire che andiamo a ripescare antiche tradizioni o regole del passato per aggiustare la nostra vita di oggi, ma è più semplice dire che questa parola ci viene incontro oggi con la novità del Vangelo e con la bellezza di una proposta che ci chiede conversione perché la parola di Dio è sempre un avvenimento nuovo che ci chiede di convertirci alla sua bellezza e alle esigenze che porta con sé. Ecco perché allora sempre di più mi sembra importante, e lo sento oggi all’inizio di questo nostro cammino negli Atti degli apostoli, di dire che la parola di Dio sempre nuova è una parola detta a noi, ma di più ancora bisogna dire che è detta a noi di noi, nel senso che riguarda intimamente le nostre persone, il nostro tempo, la nostra cultura, i drammi che ci sono, le vicende nelle quali siamo immersi anche in queste settimane. Se tu vuoi una parola nuova di riforma che ti prenda per mano e ti tiri fuori da vie chiuse del cuore e della mente e ti restituisca la speranza, ecco, gli Atti degli apostoli saranno questo regalo per noi.
Allora: Buona strada a tutti noi e voi! Francesco e Giovanni, con la loro compagnia di svitati!