1 Quando l’Agnello aprì il settimo sigillo, si fece silenzio nel cielo per circa mezz’ora.
2 E vidi i sette angeli che stanno davanti a Dio, e a loro furono date sette trombe. 3 Poi venne un altro angelo e si fermò presso l’altare, reggendo un incensiere d’oro. Gli furono dati molti profumi, perché li offrisse, insieme alle preghiere di tutti i santi, sull’altare d’oro, posto davanti al trono. 4 E dalla mano dell’angelo il fumo degli aromi salì davanti a Dio, insieme alle preghiere dei santi. 5 Poi l’angelo prese l’incensiere, lo riempì del fuoco preso dall’altare e lo gettò sulla terra: ne seguirono tuoni, voci, fulmini e scosse di terremoto.
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Chiediamo con grande insistenza che le preghiere dei santi, cioè le preghiere di tutti i santi e le nostre stesse preghiere, liberino le nostre menti e i nostri cuori da tutto quello che ci impedisse di cogliere oggi e nei prossimi giorni la meraviglia dell’opera di Dio che in Gesù ha vinto il male e la morte e ha fatto nuove tutte le cose.
Viene aperto il settimo sigillo, cioè l’ultimo. Chi ne avesse il tempo e l’animo potrebbe utilmente ripercorrere il cammino fatto nei cap.6-7 e nell’apertura dei primi sei sigilli. Questo settimo sigillo raccoglie in sé il significato dei precedenti e dà inizio al giudizio divino. Gli angeli sono i luminosi servitori di Dio e della sua volontà, e ora si mostrano al servizio dell’umanità e di tutta la creazione per la liberazione dal Male a dalla Morte.
Mi permetto di fare un’obiezione alla traduzione italiana dei vers.3-4 a proposito delle preghiere dei santi. Le preghiere dei santi sono quelle che abbiamo ascoltato al ver.10 del cap.7, preghiere che hanno al loro cuore il mistero e il dono della salvezza come fonte e apice dell’opera di Dio. La “salvezza” è il termine che più profondamente e più luminosamente rivela e comunica l’avvenimento che strappa l’umanità e con essa tutta la creazione e tutta la storia dalla prigionia del Male e della Morte. Perdonate la mia pedanteria, ma ho sempre il timore di non essere chiaro nell’esprimere i miei poveri pensierini.
Dunque, quello che ai vers.3-4 non mi sembra ben espresso nella versione italiana è il dire che i profumi e il fumo dei profumi sono offerti dall’angelo, e salgono davanti a Dio, “insieme alle preghiere dei santi”. A me sembra che l’angelo dia questi profumi “alle preghiere dei santi”, che in questo modo vengono offerte sull’ “altare d’oro” (ver.3), e salgono a Dio. E’ la potenza divina che viene data alle nostre preghiere!
Il ver.5 dice come la potenza delle preghiere dei santi sia quel fuoco che provoca sulla terra “tuoni, voci, fulmini e scosse di terremoto”. Il “sistema” del mondo viene scosso dalla potenza delle preghiere dei santi.
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.