9 I re della terra, che con essa si sono prostituiti e hanno vissuto nel lusso, piangeranno e si lamenteranno a causa sua, quando vedranno il fumo del suo incendio, 10 tenendosi a distanza per paura dei suoi tormenti, e diranno:
«Guai, guai, città immensa,
Babilonia, città possente;
in un’ora sola è giunta la tua condanna!».
11 Anche i mercanti della terra piangono e si lamentano su di essa, perché nessuno compera più le loro merci: 12 i loro carichi d’oro, d’argento e di pietre preziose, di perle, di lino, di porpora, di seta e di scarlatto; legni profumati di ogni specie, oggetti d’avorio, di legno, di bronzo, di ferro, di marmo; 13 cinnamòmo, amòmo, profumi, unguento, incenso, vino, olio, fior di farina, frumento, bestiame, greggi, cavalli, carri, schiavi e vite umane.
14 «I frutti che ti piacevano tanto
si sono allontanati da te;
tutto quel lusso e quello splendore
per te sono perduti
e mai più potranno trovarli».
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La Parola che oggi il Signore ci regala pone una domanda di assoluto rilievo: questi eventi si sono già compiuti, o stanno per avvenire, o avverranno in tempi precisi o in un futuro indeterminato? A me sembra che bisogna dire che per il discepolo di Gesù sono già avvenuti! Il potere idolatrico dei re della terra (vers.9-10), e il potere economico dei mercanti (vers.11-14) per il credente in Gesù sono finiti, morti, giudicati e quindi distrutti. Ad essi sono subentrati i doni e i segni della nuova creazione e della nuova storia. Il potere politico non è più quello di “dare la morte”, ma quello che celebra il potere e la potenza di “dare la vita”. Il potere economico ha la sua fonte, la sua saggezza e la sua potenza nel pane e nel vino dell’Eucaristia. Esito a scrivere queste parole forse eccessive, ma ogni giorno penso questo con crescente determinazione. E allora sorge un’ulteriore domanda: quando questo si realizzerà? E mi sembra che la risposta sia: Adesso. Ora. Non si devono aspettare regni cristiani. Si deve annunciare il Vangelo e darne i segni. Resta poi il tema delicato di come tali eventi supremi debbano e possano entrare nell’orizzonte della politica e dell’economia. Ma annuncio e testimonianza ne sono eventualmente la fonte e la forza. Il Vangelo vuole rimanere sempre incalzante novità e profezia. E tale è il segreto e il mistero della vita cristiana.
La fede è il dono, l’evento e l’esperienza della vita nuova. Personale e comunitario tale dono è il principio, la provocazione e la perenne conversione alla vita nuova.
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.