16 In quel tempo il re Acaz mandò a chiedere aiuto al re d’Assiria. 17 Gli Edomiti erano venuti ancora una volta e avevano sconfitto Giuda e fatto prigionieri. 18 Anche i Filistei si erano sparsi per le città della Sefela e del Negheb di Giuda, occupando Bet Semes, Àialon, Ghederòt, Soco con le dipendenze, Timna con le dipendenze e Ghimzo con le dipendenze, e vi si erano insediati. 19 Questo accadde perché il Signore aveva umiliato Giuda a causa di Acaz, re d’Israele, che aveva permesso ogni licenza in Giuda ed era stato infedele al Signore.
20 Tiglat-Pilèser, re d’Assiria, venne contro di lui e lo oppresse anziché sostenerlo. 21 Acaz spogliò il tempio del Signore, il palazzo del re e dei prìncipi e consegnò tutto all’Assiria, ma non ne ricevette alcun aiuto.
22 Anche quando si trovava alle strette, continuava a essere infedele al Signore: così era il re Acaz. 23 Sacrificò agli dèi di Damasco, che lo avevano sconfitto, dicendo: «Poiché gli dèi dei re di Aram portano a loro aiuto, io sacrificherò a essi e mi aiuteranno». In realtà, essi provocarono la sua caduta e quella di tutto Israele. 24 Acaz radunò gli arredi del tempio di Dio e li fece a pezzi; chiuse le porte del tempio di Dio, mentre eresse altari in tutti i crocicchi di Gerusalemme. 25 In tutte le città di Giuda eresse alture per bruciare incenso ad altri dèi, provocando così lo sdegno del Signore, Dio dei suoi padri.
26 Le altre gesta di lui e tutte le sue imprese, dalle prime alle ultime, sono descritte nel libro dei re di Giuda e d’Israele. 27 Acaz si addormentò con i suoi padri e lo seppellirono in città, a Gerusalemme, ma non lo collocarono nei sepolcri dei re d’Israele. Al suo posto divenne re suo figlio Ezechia.
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E’ impressionante il contrasto tra la luce e la pace entrate in Samaria, e la desolazione di Gerusalemme e la fine misera e miserabile del re Acaz, soprattutto se si pensa al privilegio di elezione divina nei confronti del regno di Giuda e della Città Santa e del Tempio. Sembra qui di cogliere un’assenza di Dio e il franare di una storia diventata completamente schiava degli idoli. A questo proposito voglio ricordare che il pericolo gravissimo dell’idolatria è sempre presente. Essa non va pensata solo come un “fenomeno religioso”. Molte idolatrie mondane si presentano come la fine del “religioso” e delle “religioni”, ma in realtà esse sono capaci di perquisire interamente le persone che vengono sedotte, ingannate e portate a sacrificare tutto e tutti, per mantenere il contatto con ciò che le seduce. Penso ai fenomeni che la cultura moderna chiama “dipendenze”, spaventosi inganni potenti a rovinare intere esistenze. Dunque il re Acaz , come si vede bene, è molto “religioso”! In questo orizzonte la fede nel Signore e del Signore sarebbe la vera unica potenza liberante e liberatrice.
Dunque, la reale spiegazione di tutto il disastro descritto nel nostro testo ci viene da alcuni passaggi: “Questo accadde perché il Signore aveva umiliato Giuda a causa di Acaz (ver.19)…”. E ancora: “Anche quando si trovava alle strette, continuava a essere infedele al Signore: così era il re Acaz (ver.22)…poiché gli dèi dei re di Aram portano a loro aiuto, io sacrificherò a essi e mi aiuteranno (ver.23)”. E diventa tutto come una inarrestabile frana, fino alla morte.
Mi faccio una domanda sui vers.26-27, che sembrano concludere la vicenda con parole che accompagnano la storia di tutti i re, anche i più virtuosi, eccetto la sepoltura non nei sepolcri dei re d’Israele. Per Acaz, è una conclusione “ironica” che ancor più evidenzia il disastro della sua vita, o vuol chiedere a chi ascolta questa Parola una sospensione di giudizio e una consegna di tutto all’unico vero giudizio di Dio?
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.
Il povero Acaz si affanna a cercare alleanze, sostegni tra sovrani vicini e lontani…, e non approda a nulla, anzi peggiora la sua situazione, quella del popolo, della Città e del tempio. Troverebbe il necessario aiuto nel Signore, che, ad esempio, i salmi indicano ripetutamente come la nostra roccia, lo scudo di difesa, il nostro liberatore… – E’ grande la partecipazione di Dio nelle vicende che stiamo leggendo: oggi egli si sdegna, umilia Giuda a causa di Acaz…, ma noi sappiamo bene che egli è misericordia, bontà e perdono. – Mi colpisce il v.22: Acaz continuava a essere infedele anche quando le cose andavano male; e si spiega il perché: “così era il re Acaz”! Era fatto così, non poteva cambiare! Noto che questa frasetta manca in diverse traduzioni. Forse si temeva di avallare una spiegazione, una “giustificazione” ritenuta pericolosa?