7 Guardate bene le cose in faccia: se qualcuno ha in se stesso la persuasione di appartenere a Cristo, si ricordi che, se lui è di Cristo, lo siamo anche noi. 8 In realtà, anche se mi vantassi di più a causa della nostra autorità, che il Signore ci ha dato per vostra edificazione e non per vostra rovina, non avrò da vergognarmene. 9 Non sembri che io voglia spaventarvi con le lettere! 10 Perché «le lettere – si dice – sono dure e forti, ma la sua presenza fisica è debole e la parola dimessa». 11 Questo tale rifletta però che quali noi siamo a parole, per lettera, assenti, tali saremo anche con i fatti, di presenza.

Commento audio di d. Francesco Scimè dal canale Telegram “La lectio quotidiana” 2Cor 10,7-11 – 29.11.2024

Omelia dialogata messa Dozza 2Cor 10,7-11 29.11.2024

Omelia dialogata messa Sammartini 2Cor 10,7-11 29.11.2024