10b Temerari, arroganti, non temono d’insultare gli esseri gloriosi decaduti, 11 mentre gli angeli, a loro superiori per forza e potenza, non portano davanti al Signore alcun giudizio offensivo contro di loro. 12 Ma costoro, irragionevoli e istintivi, nati per essere presi e uccisi, bestemmiando quello che ignorano, andranno in perdizione per la loro condotta immorale, 13 subendo il castigo della loro iniquità. Essi stimano felicità darsi ai bagordi in pieno giorno; scandalosi e vergognosi, godono dei loro inganni mentre fanno festa con voi, 14 hanno gli occhi pieni di desideri disonesti e, insaziabili nel peccato, adescano le persone instabili, hanno il cuore assuefatto alla cupidigia, figli di maledizione! 15 Abbandonata la retta via, si sono smarriti seguendo la via di Balaam figlio di Bosor, al quale piacevano ingiusti guadagni, 16 ma per la sua malvagità fu punito: un’asina, sebbene muta, parlando con voce umana si oppose alla follia del profeta.
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COMMENTO
Il testo inizia ricordando la storia degli angeli decaduti, dei quali i profeti danno giudizi molto severi (vedi ad es. Ezechiele 28,14): nonostante il giudizio negativo su di loro, l’Apostolo oggi ci dice che non possono essere insultati (ver. 10).
Alla fine (ver. 15-16) si ricorda l’episodio raccontato dal libro dei Numeri (22,28) che parla del profeta Balaam, che si lascia corrompere per amore del denaro dai nemici di Israele per profetizzare maledizioni sul popolo di Dio. Sarà la sua asina a metterlo in guardia e salvarlo dal pericolo in cui si era cacciato! Tutto ci invita all’umiltà: persino una creatura senza ragione e senza parola come un’asina mostra di essere più sapiente di un profeta (ver. 16).
Da questi esempi traiamo la conclusione che, essendo anche noi dei peccatori, non possiamo giudicare, né quindi condannare gli altri. Io, per primo, ho bisogno di essere perdonato e salvato. Siamo incaricati non di giudicare, ma di soccorrere chi, come noi, ha bisogno di essere salvato.
Una precisazione sulla traduzione del ver. 12: non ci sembra che ci siano uomini “nati per essere presi e uccisi”, ma semplicemente uomini che “per loro costituzione naturale sono prigionieri e corrotti”: anche questi e soprattutto questi devono essere aiutati e riscattati dalla loro schiavitù. Non c’è nessuno che non abbia bisogno di essere salvato.
Dio ti benedica e tu prega per noi. Giovanni e Francesco