Caro don Giovanni, sono la solita vecchia nonna che prima di natale pensa che cosa preparare per i suoi cari e specialmente per i nipoti grandi e piccoli che arriveranno per le feste nella nostra grande casa in campagna. Vorrei preparare un presepio un po’ speciale, anche per dire che dovremmo avere meno storie e essere più pronti a voler bene a tanti poveri che faranno un natale più magro in tutto il mondo. Ha un’idea per me e forse per altri che la leggono sul Carlino della domenica? (messaggio firmato)

Gentile Signora, mai come quest’anno ho avuto chiaro nella testa e nel cuore che ci sono molti luoghi e situazioni dove non c’è bisogno di fare il presepio perché…sono già un presepio! Penso al quarto e quinto piano della Pediatria dell’Ospedale S.Orsola. Lì abbiamo un presepio che dura tutto l’anno. In questi giorni poi, in Terra Santa dove mi trovo aspettando un pellegrinaggio della mia parrocchia, ho trovato altri due “presepi” molto belli: uno a Betlemme, e uno addirittura a Gaza, dove sono potuto andare per la sollecitudine affettuosa dei due miei fratelli che abitano qui, Lorenzo e Andrea. A Gaza nessuno può entrare. Come da Gaza nessuno può uscire se non con permessi speciali: al massimo una ventina di persone al giorno su un milione e mezzo di abitanti. Ebbene anche lì, come a Betlemme,altri due “presepi”. Sono luoghi di dolcezza e di carità. Luoghi dove regna incontrastata la femminilità materna: a Bologna è quella delle mamme. A Betlemme e a Gaza quella di donne che hanno consacrato al Signore la loro vita per una maternità sconfinata verso i bambini più piccoli e più poveri, più feriti e più soli del mondo. Sono diversi il presepio di Bologna e quelli di Betlemme e di Gaza. Ma due elementi li rendono assolutamente uguali. Il cuore materno che non è solo quello delle “madri”, ma di chiunque in quei luoghi lavora, serve, visita cura, gioca, insegna….. E i bambini: tutti guardano verso di loro, con gli occhi e con il cuore, con la sapienza e con il dolore, con le lacrime e con il sorriso. Ognuno di questi bambini “tiene il posto” per Gesù Bambino. Cioè per l’unica Persona che possa svelarci il mistero assoluto del dolore innocente e la sua fecondità per la salvezza del mondo intero. Buona Domenica. D.Giovanni.