muroCaro don Giovanni, da tempo seguo la sua rubrica domenicale che mi è stata segnalata da un amico. Mi fa del bene perchè mi trovo in stato di grande angoscia. Esternamente tutto va bene, sia il lavoro che la famiglia, anche con delle soddisfazioni. Ma dentro è un inferno, perchè sono un peccatore e continuo a ricordare anche tutti i peccati della mia vita. E anche davanti a tutti i problemi che nascono oggi, rispetto ai comandamenti della chiesa sono fuori. Sono come contro un muro in qualsiasi questione. E mi sento troppo debole per sperare che qualcosa possa cambiare nella mia vita. Lei cosa mi dice? La cosa è importante perchè penso di non essere solo in questa situazione. Ovviamente non mi firmo. La saluto con simpatia.

Caro amico, Le devo subito dire che in questa situazione non ci sono solo i suoi amici, ma ci sono anch’io, perchè peccatore sono anch’io. Tuttavia mi fa piacere rispondere al suo messaggio, nella speranza di lasciarle l’accenno di una speranza che nella mia vita è ormai del tutto essenziale. Vede, la differenza tra la sua e la mia condizione sta tutta solo in un punto. Ma è un passaggio decisivo per trovare la pace e custodire la speranza. Tutto il segreto sta nel Vangelo. Adesso mi permetto di porre un discorso molto delicato che meriterebbe ben altra competenza e sapienza della mia! Ma, come le dicevo, desidero solo passarle un piccolo suggerimento. Il passaggio decisivo nella vita del credente è quello che lo porta dalla Legge al Vangelo. La Legge, anche quella di Dio, è necessariamente precisa e molto specifica. Il precetto è quello! O si ubbidisce o si è fuori. La Legge stabilisce necessariamente un confine: Così, sì; così, no. Il Vangelo è una strada. In certo senso è la stessa strada della Legge, anzi è quasi sempre una strada molto più luminosa ed esigente rispetto ai comandamenti della Legge. Ma il precetto è fermo: lo si può certamente capire meglio, però, quello che asserisce… è quello.E sta a me, con le mie deboli forze, accoglierlo e ubbidirgli. Il Vangelo invece – e qui la prego di non stupirsi troppo! – è una Persona, è la Persona di Gesù. Essendo una Persona, non è ferma. Il Vangelo si muove in cerca di noi, ed è capace di raggiungerci dovunque ci troviamo, anche in mezzo al più cupo disastro che abbiamo combinato. Ed essendo la Persona del Figlio di Dio, non si limita a dirci quello che è giusto o sbagliato, ma ci prende per mano. E ci accompagna e ci sostiene in tutti i passi della vita nuova che ci annuncia. E ce l’annuncia non solo come la vita giusta, ma come la vita giusta e bella "per noi". Quando ascoltiamo il Vangelo del Signore – cioè il Signore del Vangelo – ci sentiamo feriti e qualche volta spaventati, perchè ci viene detto di una vita meravigliosa che ci pare impossibile. Ma nello stesso tempo, piano piano, cominciamo ad  intuire che quella vita meravigliosa è proprio quella che nel fondo del nostro cuore più desideriamo. Ma devo concludere!  Allora, provi a leggere il Vangelo, o meglio ad ascoltarlo, perchè è un libro quello che si legge, ma è una Persona quella che si ascolta. Un poco ogni giorno. Lasci che in questo modo il Signore visiti la sua vita: Lui non si spaventa dei nostri peccati. Qualcuno dice addirittura che frequenta troppo i peccatori. Ma è venuto per questo!  Al punto che se uno si pensa a posto, Lui gli fa sapere che non è venuto per lui. Si fermi dal tentativo di lottare da solo contro i suoi mali. E’ una battaglia persa. Vedrà che la seduzione del Vangelo diventerà più potente di tutte le altre. Se crede, mi faccia sapere come va questo suo nuovo viaggio in buona compagnia. Cordialmente.   d.Giovanni.