7 Lo spirito del Signore riempie la terra e, tenendo insieme ogni cosa, ne conosce la voce. 8 Per questo non può nascondersi chi pronuncia cose ingiuste, né lo risparmierà la giustizia vendicatrice. 9 Si indagherà infatti sui propositi dell’empio, il suono delle sue parole giungerà fino al Signore a condanna delle sue iniquità, 10 perché un orecchio geloso ascolta ogni cosa, perfino il sussurro delle mormorazioni non gli resta segreto. 11 Guardatevi dunque da inutili mormorazioni, preservate la lingua dalla maldicenza, perché neppure una parola segreta sarà senza effetto; una bocca menzognera uccide l’anima. 12 Non affannatevi a cercare la morte con gli errori della vostra vita, non attiratevi la rovina con le opere delle vostre mani, 13 perché Dio non ha creato la morte e non gode per la rovina dei viventi. 14 Egli infatti ha creato tutte le cose perché esistano; le creature del mondo sono portatrici di salvezza, in esse non c’è veleno di morte, né il regno dei morti è sulla terra. 15 La giustizia infatti è immortale.
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Nulla resta sconosciuto allo Spirito del Signore perché Egli “riempie la terra e, tenendo insieme ogni cosa, ne conosce la voce” (ver.7). Per questo, non si può nulla dire e fare che gli resti nascosto!
Lo Spirito del Signore è infatti “un orecchio geloso” (ver.10)! Perché l’amore porta sempre con sé la gelosia! Dio, che ci ama, è “geloso” di noi.
Perciò, “non può nascondersi chi pronuncia cose ingiuste” (ver.8). L’empio non può rimanere nascosto a Dio, perché “il suono delle sue parole giungerà fino al Signore a condanna delle sue iniquità” (ver.9). Fosse anche solo “il sussurro delle mormorazioni, non gli resta segreto” (ver.10): “neppure una parola segreta sarà senza effetto” (ver.11)!
Dunque, “non affannatevi a cercare la morte con gli errori della vostra vita”! (ver.12). Sarebbe come un suicidio! Attenti dunque: “Non attiratevi la rovina con le opere delle vostre mani”. Infatti “Dio non ha creato la morte e non gode per la rovina dei viventi”! Il dramma è che noi stessi ci procuriamo la morte!
Dio, infatti, “ha creato tutte le cose perché esistano; le creature del mondo sono portatrici di salvezza, in esse non c’è veleno di morte, né il regno dei morti è sulla terra. La giustizia infatti è immortale” (vers.14-15)!! Il dramma è che noi stessi ci procuriamo la morte. Oggi mi aiuta molto l’annuncio che in Marco 9,30-32 Gesù dina ai suoi discepoli come il grande “segreto” messianico: la vittoria sul male e sulla morte!
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.
Una bella rivelazione nel v.7, che anche la liturgia ha fatto proprio: lo spirito del Signore riempie la terra, riempie l’universo (dice la Bibbia di Ger.), oppure – secondo la bella espressione latina – “repleviti orbem terrarum”. Non solo, quindi, lo spirito del Signore è presente, ma riempie, inonda, avvolge questo nostro mondo. La seconda parte del versetto dice che lo spirito “tiene insieme ogni cosa”, “contiene o tiene unito l’universo” traduce la TOB. – Alla fine del brano, un’altra affermazione che ci rafforza e ci consola: Dio non ha creato la morte…, ha creato tutte le cose perché esistano! E’ il Dio vivo e vivificante. Se no, come potremmo esistere?