14 Ma sono tutti stoltissimi e più miserabili di un piccolo bambino i nemici del tuo popolo, che lo hanno oppresso. 15 Perché essi considerarono dèi anche tutti gli idoli delle nazioni, i quali non hanno né l’uso degli occhi per vedere, né narici per aspirare aria, né orecchie per udire, né dita delle mani per toccare, e i loro piedi non servono per camminare. 16 Infatti li ha fabbricati un uomo, li ha plasmati uno che ha avuto il respiro in prestito. Ora nessun uomo può plasmare un dio a lui simile; 17 essendo mortale, egli fabbrica una cosa morta con mani empie. Egli è sempre migliore degli oggetti che venera, rispetto ad essi egli ebbe la vita, ma quelli mai. 18 Venerano anche gli animali più ripugnanti, che per stupidità, al paragone, risultano peggiori degli altri. 19 Non sono tali da invaghirsene, come capita per il bell’aspetto di altri animali; furono persino esclusi dalla lode e dalla benedizione di Dio.
1 Per questo furono giustamente puniti con esseri simili e torturati con una moltitudine di bestie. 2 Invece di tale castigo, tu beneficasti il tuo popolo; per appagarne il forte appetito gli preparasti come cibo quaglie dal gusto insolito, 3 perché quelli che desideravano cibo, a causa del ribrezzo per gli animali inviati contro di loro, perdessero anche l’istinto della fame, mentre questi, rimasti privi di cibo per un breve periodo, provassero un gusto insolito. 4 Era necessario che su quei tiranni si abbattesse una carestia implacabile e a questi si mostrasse soltanto come erano tormentati i loro nemici.