I ragazzi della scuola media hanno dato solennemente inizio alle attività scolastiche il 10 settembre con la gita in bici Peschiera-Mantova, per poi partecipare a qualche incontro del festivaletteratura, guidati dal mantovano Giuseppe Nicolini. Eccovi l’articolo cronaca di Davide Fasolo e qualche foto di Andrea:

Parte prima: svago

Il giorno giovedì 9 settembre ci siamo ritrovati alle 7.30 per poi salire sul pulman carico di zaini e bici; destinazione Peschiera! Dopo un viaggio non troppo lungo passato grazie all’animazione di Beniamino, siamo arrivati alla partenza, dove siamo stati raggiunti da Andrea e Giovanni. Siamo riusciti a montare le bici tra attimi di sconforto e di grande solidarietà da parte di ciascuno, quindi il nostro preside ci ha illustrato le regole secondo le quali ogni ragazzo di prima avrebbe dovuto viaggiare con una di terza (sgomento iniziale di queste ultime) gli alunni di seconda viaggiavano più liberi dietro al gruppo sotto la vigile supervisione di Samuele, Fabrizio, Davide (il quale è ancora da decidere se diminuisse o aumentasse la mole di lavoro degli adulti).

Così siamo partiti, un gruppo di mascalzoni che salutava ogni ciclista e che marciavano al ritmo della trombetta di Pietro. Durante il tragitto circolava la storia tristemente nota di Emanuele Rossini al quale si è staccato un pedale della bici salendo su ponte. Ovviamente pochi minuti dopo un pedale si stacca dalla bicicletta di Alice, il suddetto pezzo si era misteriosamente svitato per cui toccò ai poveri adulti cercare la vite e il bullone caduti. Tutto si è risolto grazie all’eroico intervento di Giovanni Rimondi il quale ha cavallerescamente messo a disposizione la propria vista ed ha ritrovato il pezzo mancante.

Il gruppo si era ormai irrimediabilmente frammentato e il capo ritenne giusto fermarsi per ricompattarsi. È qui che inizia una grande avventura. Pietro si era infatti fermato ad aspettare Davide che doveva prendere gli occhiali da sole. Questo ritardo li aveva un po’ staccati dal gruppo, dovevano recuperarli. Purtroppo la stanchezza aveva giocato un brutto scherzo ai due ragazzi che videro la distanza dal gruppo allungarsi sempre più. Quando non li hanno più visti lo sgomento stava per coglierli, ma loro hanno continuato imperterriti ad andare avanti. Hanno cercato anche di contattare qualcuno ma sono sorti problemi di comunicazione. Sono stati infine salvati da due genitori che li hanno aspettati. Un pranzo veloce ma sostanzioso e di nuovo partenza. La seconda metà di percorso è stata bruciata dalle energie giovanili del gruppo.

Abbiamo lasciato le bici in un oratorio e siamo andati sistemare il nostro alloggio. Appena entriamo una sorpresa ci si apre dinnanzi: ci sono due biliardini! I ragazzi si buttano in un torneo vinto dalla coppia Pierpaolo-Henok.

Parte seconda: studio

Sistemati gli alloggi siamo andati ad un incontro; argomento: l’Iran. Qui ci hanno parlato dei problemi di questo paese ma anche degli aspetti migliori, che normalmente non si fanno sapere. Concluso l’incontro siamo andati a rifocillarci dai ragazzi dell’alberghiero (figuraccia di parecchi ragazzi che, rassicurati da Giuseppe, hanno provato a fare il secondso giro).

La notte c’è stato un altro incontro dove i ragazzi del festival hanno intervistato Benedetta Tobagi sul libro come mi  batte forte il tuo cuore. La notte è stata piuttosto travagliata. La mattina Beniamino ci ha cacciati giù dal letto grazie al “campanello/trombetta” di Pietro.

Dopo la colazione siamo andati ad un altro incontro dove Fabrizio Silei ci ha parlato del suo libro “Bernardo e l’angelo nero” sotto le domande di Federico Taddia. Il pranzo l’abbiamo passato dai soliti ragazzi e poi siamo tornati di nuovo al tendone per l’ultimo incontro dove Anne-Laure Bondoux e Fabio Geda, autori rispettivamente de “le lacrime dell’assassino” e di “nel mare ci sono i coccodrilli”, ci hanno parlato dell’ inizio della loro carriera e dei valori che vi trovano. Da questo incontro è saltato fuori che i libri non dovrebbero essere letti per poi farne delle schede per la scuola, ma che ognuno dovrebbe appassionarsi con un libro che racconta di lui.

Finito l’ultimo incontro siamo tornati a casa, felici, spossati ma soprattutto arricchiti di nuove idee.

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