9 Allora vi abbandoneranno alla tribolazione e vi uccideranno, e sarete odiati da tutti i popoli a causa del mio nome. 10 Molti ne resteranno scandalizzati, e si tradiranno e odieranno a vicenda. 11 Sorgeranno molti falsi profeti e inganneranno molti; 12 per il dilagare dell’iniquità, si raffredderà l’amore di molti. 13 Ma chi avrà perseverato fino alla fine sarà salvato. 14 Questo vangelo del Regno sarà annunciato in tutto il mondo, perché ne sia data testimonianza a tutti i popoli; e allora verrà la fine.
Matteo 24,9-14
Qual è dunque il compito dei discepoli di Gesù nel corso della storia? Lo dice l’ultimo versetto: essere testimoni della bellezza della “buona novella”. Annunciare, con la vita oltre che con la parola, che siamo “immersi in un oceano d’amore” (parole di padre Vannucci), l’amore del Padre e quello dei fratelli. Tutto il male del mondo, descritto così fortemente in questo capitolo, non può fermare la crescita, l’estendersi del Regno di Dio: un piccolo seme che diventerà l’albero grande, rifugio per tutti. Non permettiamo che si raffreddi l’amore, come ci avverte il v.11.