10 Poi, riunita la folla, disse loro: «Ascoltate e comprendete bene! 11 Non ciò che entra nella bocca rende impuro l’uomo; ciò che esce dalla bocca, questo rende impuro l’uomo!».
12 Allora i discepoli si avvicinarono per dirgli: «Sai che i farisei, a sentire questa parola, si sono scandalizzati?». 13 Ed egli rispose: «Ogni pianta, che non è stata piantata dal Padre mio celeste, verrà sradicata. 14 Lasciateli stare! Sono ciechi e guide di ciechi. E quando un cieco guida un altro cieco, tutti e due cadranno in un fosso!».
15 Pietro allora gli disse: «Spiegaci questa parabola». 16 Ed egli rispose: «Neanche voi siete ancora capaci di comprendere? 17 Non capite che tutto ciò che entra nella bocca, passa nel ventre e viene gettato in una fogna? 18 Invece ciò che esce dalla bocca proviene dal cuore. Questo rende impuro l’uomo. 19 Dal cuore, infatti, provengono propositi malvagi, omicidi, adultèri, impurità, furti, false testimonianze, calunnie. 20 Queste sono le cose che rendono impuro l’uomo; ma il mangiare senza lavarsi le mani non rende impuro l’uomo».
Registrazione dell’omelia partecipata durante la scuola della pace di Sovere.
Ci troviamo oggi in un passaggio decisivo della sapienza biblica e quindi della concezione profonda dell’antropologia ebraica rispetto al pensiero classico. Mentre per quest’ultimo la ragione umana è in grado di cogliere, di scegliere e di mettere in atto la verità e il bene, per l’uomo semitico il “cuore” è malato, deve essere salvato e fatto nuovo. Dunque: “Non ciò che entra nella bocca rende impuro l’uomo; ciò che esce dalla bocca, questo rende impuro l’uomo” (ver.11).
Per questo Gesù dice: “Ascoltate e comprendete bene!” (ver.10). In quell’”ascoltate!” si raccoglie l’esperienza fondante e fondamentale della fede ebraica: un dono di salvezza che solo Dio può dare! “Ascolta, Israele” è il cuore dell’ebraismo e la fonte della sua storia di salvezza. Accanto a quell’”ascoltate” Gesù dice “…e comprendete bene”. E’ il verbo che dice la “relazione” e lo “stare in relazione” con la Parola ascoltata.
Ciò che dunque deve essere salvato e sanato è il cuore dell’uomo: da questo dipende il destino di tutta la storia e di tutta la creazione! Qui si celebra l’incontro tra Dio e la sua creatura amata, che il mistero del male ha esiliato dalla comunione con il Creatore. L’immagine della pianta al ver.13, e quella della guida cieca al ver.14 vogliono confermare e assolutizzare la sostanza della comunione tra Dio e l’umanità. La fede è questo evento di salvezza e il principio della vita nuova. Da qui la sorte, dicevamo, della creazione e della storia! Dal cuore malato dell’uomo esce il male che dilaga. Dal suo cuore salvato e rinnovato esce tutto il bene che Dio gli rivela e gli dona.
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.