Se il tuo fratello commetterà una colpa, rimproveralo; ma se si pentirà, perdonagli. 4 E se commetterà una colpa sette volte al giorno contro di te e sette volte ritornerà a te dicendo: “Sono pentito”, tu gli perdonerai». 5 Gli apostoli dissero al Signore: 6 «Accresci in noi la fede!». Il Signore rispose: «Se aveste fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo gelso: “Sràdicati e vai a piantarti nel mare”, ed esso vi obbedirebbe.
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Oggi la misericordia e il perdono sembrano diventare ed essere il vero e grande miracolo della fede!
Così mi sembra di cogliere nel legame tra i vers.3-4 e i vers.5-6.
Oppure possiamo semplicemente dedurre che il perdono è la grande e preziosa “opera” della fede!
La prima considerazione che si può fare circa il comando divino di perdonare la colpa del fratello, è che mentre l’istinto mondano ci porterebbe a condannare, e quindi a reagire al male con un “male”, il Vangelo del Signore ci dona la grande prospettiva sanante della misericordia, e quindi del rispondere al male con il bene!
E di più!
Il male che invade la nostra vita è profondo e resistente: quella colpa sette volte tenace, che sette volte ritorna, esige che il perdono non sia episodico!
Credo che tutti sperimentiamo con fatica e amarezza quanto il male resista in noi, anche di fronte alla meraviglia e alla potenza della misericordia che ci viene donata!
E quindi ben sappiamo come la nostra vita debba essere continuamente avvolta e accompagnata sempre da una misericordia più potente e più perseverante del male che ritorna ad invaderci.
Ed ecco allora la richiesta-preghiera degli apostoli: “Accresci in noi la fede!” (ver.6). Solo la fede ci può sostenere quando la misericordia sembra sconfitta tal male!
Quel numero “sette”, un numero che porta con se la realtà e l’esigenza della pienezza e della totalità del tempo, sembra volerci dire che la necessità e la preziosa potenza della misericordia devono accompagnare tutta la nostra vita!
Dunque, un vero grande miracolo?
Il Signore risponde a questa domanda ricordandoci che la fede è così potente che anche solo “un granello di fede” (ver.6) consente di vedere che possiamo costringere un gelso ad obbedirci, a sradicarsi e ad andare a piantarsi nel mare!!
Chiediamo ancora una volta, oggi, al Signore, il regalo divino della fede.
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.
E’ bello vedere che i discepoli di Gesù – nel brano odierno, gli apostoli – gli fanno delle richieste che anche noi vorremmo fargli: Signore, insegnaci a pregare! E oggi: Signore, dacci, aumentaci la fede! Le immagini che Gesù adopera sono sempre un po’ sconvolgenti: con una fede minima (come il piccolissimo granello di senape) – afferma – potremmo spostare un albero ben radicato come il gelso e piantarlo in mare. Con questa immagine Gesù vuol dirci che nulla è impossibile alla fede. Se ci fidiamo di Dio, se ci affidiamo alla sua cura amorevole, Dio stesso opererà e farà grandi cose. Nulla gli è impossibile e tutto volge in bene per quelli che Egli ama.