…mi spiacerebbe che le nostre vecchie care chiese della campagna non riuscissero a sollevarsi.

Riusciranno!…perchè ci sono già riuscite! In questi giorni la gente dorme ancora in tenda, perché l’angoscia provocata dal sisma si prolunga con il prolungarsi di colpi che continuano a tenere tutti sotto il severo controllo della paura. Ma le “chiese della gente”, fatte dalle persone, accanto a quelle un po’ disastrate fatte di mattoni, quelle “chiese” sono piene di vita. Al punto che mi è venuto istintivo proporre che si prenda un quadernone per scriverci tutti i “fioretti” che ognuno può osservare e desidera custodire. Uno, bellissimo, l’ho ricordato ieri sera a Messa, e me l’aveva comunicato Francesco, il Parroco di Sammartini, che ieri sera sostituivo perché lui sta completando una camminata che abbiamo fatto, un pezzo ciascuno, verso Assisi, con una compagnia straordinaria di cui adesso non vi dico ma di cui spero di potervi informare, per la vostra gioia. Ebbene, notava Francesco che nella Messa della festa di S.Antonio, presieduta dal carissimo Vescovo Vincenzo Zarri, oltre le Cresime, c’è stata anche l’istituzione di un nostro ministro in viaggio verso il Diaconato. La Messa si celebrava nel posto più bello e più sano che ci è rimasto: il capannone fatto appena tre anni fa, secondo le regole, dove ogni giorno si lavora, e si lavora bene, con il desiderio di mettere insieme una buona giornata per chi altrimenti sarebbe da solo e senza un’opera da compiere. Di quel capannone il ministro istituito è il grande capo, oltre che l’eroe quotidiano di un lavoro straordinario. Così, il Vescovo l’ha istituito ministro proprio là dove ogni giorno lui spende la sua sapiente fatica con altri amici e particolarmente con i più “piccoli” di loro, quelli per i quali tutta la faccenda è stata pensata. Il capannone è stato la sua cattedrale. E non è finita lì! Perché, dopo la Messa, è successo che le famiglie dei cresimati non avevano ciascuna un posto loro per fare festa. Così, ognuno ha portato qualcosa, oltre agli amici e ai parenti che aveva invitato, e si è fatto festa tutti insieme. Con un buon risparmio di quattrini che di questi tempi sono pochi, e con una grande gioia di tutti. Dunque, anche il deserto sismico può diventare un giardino stupendo. Buona Domenica.

Don Giovanni.

Domenica 17 Giugno 2012