Caro don Giovanni, la chiamo così perchè vedo che lo fanno tutti quelli che le scrivono, le chiedo di non lasciare cadere la provocazione lanciata la scorsa domenica quando ha detto che nel nostro tempo e nel nostro mondo siamo in una grande perdita di valore della sessualità. E proprio una provocazione. Ne ho parlato anche con mia figlia con la quale siamo sempre in grande litigio su queste cose, ma su questo io e lei ci trovavamo vicine nel pensare alla rovescia di lei. Allora, adesso le chiedo, se le cose stanno così, da dove verrebbe questo scadimento della sessualità? A me sembra che tutto rischi di essere visto in rapporto al sesso. Proviamo a fare qualche altro ragionamento.     Frammento di una lunga lettera firmata

Decido all’ultimo momento di dire una parola su un tema che esige una competenza ben più grande della mia, vecchio prete bacucco. Le dico subito che mi perdo nella vastità della sua domanda, e nella complessità di molte risposte che tutte sarebbero importanti. Ma mi limito a segnalarne una, che secondo me è tra le più gravi. Lo scadimento della sessualità si collega molto spesso alla povertà dei rapporti sentimentali. Oggi l’educazione sentimentale è molto carente. L’educazione sentimentale non è un percorso dottrinale, ma un’esperienza viva. L’educazione sentimentale è nella sua forma più semplice l’esperienza dell’amore. Ma l’esperienza dell’amore ha una sua sorgente necessaria, che è l’esperienza dell’essere amati. L’amore non è prima di tutto "amare": questo è solo di Dio. Per noi l’amore è prima di tutto essere amati. Solo se amati, possiamo ubbidire a Chi ci dice, come nella parabola del Samaritano: "ora va’, e fa’ altrettanto!". Molte volte ho ricevuto nella mia vita bambini o ragazzi poco amati o non amati, e conosco bene l’asprezza disperata della loro vita. L’amore è l’energia più potente del creato. Secondo la nostra fede Dio ce l’ha soffiato dentro fin dal principio. Per questo si dice che siamo a sua immagine e somiglianza. Ma nell’esperienza personale, ognuno ha bisogno di essere amato per imparare ad amare. E che cosa c’entra questo con la sessualità? Centra! Perchè se non è il linguaggio dell’amore, la sessualità resta spoglia e sola. Se non nè curata e custodita dall’amore si degrada e diventa merce per tutto. La si può usare anche per far propaganda ad un gelato. Non è più un linguaggio dell’amore: la si può usare ed abusare in tutti i modi. Ovviamente resta sempre molto importante: per questo, a trattarla male, può far anche impazzire. Mio papà e mia mamma erano affettuosi tra loro, con una dolcezza quasi adolescenziale – ma quanto profonda! – fin da vecchi. Questo ha aiutato i loro figli a capire che la sessualità è interna alla liturgia dell’amore, e siccome accompagna i diversi tempi della vita, mutano i suoi gesti, ma non ne diminuiscono l’importanza e la bellezza. Vediamo se lei e sua figlia vi trovate d’accordo su questi pensierini, o se potete ricominciare piacevolmente a litigare con affetto. Buona Domenica.   d.Giovanni.