Oggi vi racconto di me, per un piccolo episodio che mi ha regalato molta commozione e consolazione. Giovedì e venerdì di questa settimana sono stato a Roma con don Francesco Scimè per la celebrazione della Giornata dedicata alla Pastorale dei Malati: Francesco è il responsabile di questa attenzione pastorale, sia per la nostra Diocesi, sia per la Regione Emilia Romagna. Una attenzione e una cura pastorale che è iniziata venticinque anni fa, voluta dal Papa San Giovanni Paolo II. Venerdì mattina, a conclusione dell’incontro, siamo stati invitati in Vaticano da Papa Francesco dal quale abbiamo ascoltato bellissime parole di saggezza e di incoraggiamento. Dopo il suo discorso era come sempre previsto un saluto personale con il Papa, che sembrava però riservato alle maggiori autorità: Vescovi e responsabili di questo settore pastorale. Don Francesco, per come è fatto, non ci voleva andare perché io non ero tra quelli che potevano avere questa opportunità. Ma ad un certo punto ci hanno detto che il Papa avrebbe salutato tutti i presenti: alcune centinaia! Allora anch’io mi sono messo in fila, emozionato come capita facilmente a noi vecchietti. Intanto però mi sono preparato una “frasettina” da poter eventualmente dire al Papa se ci fossi riuscito. E ce l’ho fatta! Gli ho detto, dandogli addirittura del tu: “Ti ringrazio per il Vescovo che ci hai mandato a Bologna”. A quel punto lui mi ha tenuto la mano dicendo: “Allora voglio farti io una domanda: “Riuscite qualche volta a trovare il vostro Vescovo, che è sempre dappertutto, in casa sua?”. E io gli ho risposto: “Sì, lo troviamo dappertutto e Lui dappertutto ci cerca!”. Immaginate poi i lacrimoni di me vecchietto, per la gioia dell’incontro e delle parole ascoltate e dette! Roba da poco, direte, in confronto a tutto quello che succede e merita attenzione. Ma io sono rimasto stupefatto e incantato! Pensate: questo Padre e Fratello anziano, in piedi per almeno un’ora dopo aver parlato, a salutare ciascuno e tutti con il suo grande sorriso. E poi queste parole dette con evidente gioioso affetto. Per me è stata grossa! E lo considero un regalo speciale del Signore! Non prendetemi in giro, soprattutto quelli che ben conoscono la mia “carognisia”! La vita ti può sempre far trovare all’improvviso, come dietro l’angolo, una meravigliosa sorpresa, piccola ma grandissima. E io sono contento di farne partecipi tutti voi. Buona Domenica a tutti!

Giovanni della Dozza.

Nota: Articolo pubblicato su “Il resto del Carlino – Bologna” di domenica 12 Febbraio 2017 nella rubrica “Cose di Questo mondo”.