Ha svelato un segreto che gli avevo confidato con fiducia. Non può essere la persona importante della mia vita. Le scrive una ventenne che ha bisogno di un affetto che prenda il posto che altri affetti normali non ci sono stati per lei.

Capisco che la tua delusione e il tuo dolore sono il seguito di un cammino della vita non abbastanza avvolto e protetto dalla bellezza di profondi legami d’amore. Mi permetto tuttavia di rispondere alle tue parole con un pensiero che spero, se non subito, almeno nel futuro prossimo, ti possa rincuorare e allietare. Gesù di Nazaret è stato molto determinato nell’affermare che la cosa più importante della vita umana è la profondità di vincoli di comunione che sostengano, consolino e facciano crescere le nostre piccole povere vite che, isolate in se stesse sono troppo deboli per sostenere la fatica dell’esistenza e per veder fiorire tutta la bellezza della vita. Io ho il privilegio di vivere in una realtà di vita fraterna dove la comunione d’amore non solo richiede ma anche ampiamente consente che una profonda comunicazione di pensieri, progetti, paure, angosce, speranze… siano fonte di una comunione che consente ad ognuno di camminare non da solo, ma con la mano e l’appoggio dell’affetto profondo di tutti gli altri. Venire a sapere qualcosa non è allora principio e causa di un tradimento, ma è possibilità di vivere insieme quello che da soli non si potrebbe sostenere. E’ il punto dove il volersi bene diventa la forza che ci possiamo comunicare perché l’altro… “tiene per me”. E questo può avvenire anche quando l’altro non può convenire con i miei pensieri e la mie scelte, ma questo non lo allontana da me e anzi lo fa più solidale con un vicenda che non condivide, ma che non può abbandonare, appunto perché mi vuole bene. Non so se sono riuscito a spiegarmi, ma in ogni modo ti terrò vicina con grande affetto e nella mia povera preghiera.

Don Giovanni.

Domenica 26 Agosto 2012