20 Va’, popolo mio, entra nelle tue stanze e chiudi la porta dietro di te. Nasconditi per un momento, finché non sia passato lo sdegno. 21 Perché ecco, il Signore esce dalla sua dimora per punire le offese fatte a lui dagli abitanti della terra; la terra ributterà fuori il sangue assorbito e più non coprirà i suoi cadaveri.
1 In quel giorno il Signore punirà con la spada dura, grande e forte, il Leviatàn, serpente guizzante, il Leviatàn, serpente tortuoso, e ucciderà il drago che sta nel mare.
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Una nota delle Bibbie mi ricorda che anche la porta dell’arca di Noè dovette essere chiusa allo scatenarsi del diluvio, come qui dice il ver.20.
Sembra si tratti del giudizio divino nei confronti delle grandi potenze mondiali contro le offese da loro portate alla creazione del Signore!
Il ver.21 indica come colpevoli gli abitanti della terra, ma è proprio la terra e i suoi abitanti che deve essere liberata da queste “offese”!
Per questo, i veri nemici dell’opera di Dio sono le potenze diaboliche svelate al ver.27,1 come “Leviatan” e “Drago”!
Infine saranno proprio gli abitanti della terra ad essere liberati da questa oppressione.
Dio ti benedica. Donaci la tua benedizione. Francesco e Giovanni.
L’immagine che più colpisce in questi versetti è quella della porta: “…Chiudi la porta dietro di te”. Mettiti al sicuro, mentre il Signore compie il suo disegno contro il male e i malvagi. Giovanni ha ricordato la porta dell’arca di Noè, che si chiude per salvare dalle acque del diluvio; e ci sono anche le porte degli ebrei in Egitto, chiuse nella notte di Pasqua. Ma vengono in mente anche le parole di Gesù: quando vuoi pregare vai nella stanza-ripostiglio e chiudi la porta: in questo silenzio, in questa riservatezza, incontrerai il Padre. Riparo, riposo e preghiera. – Intanto il Signore opera la distruzione di due mostri, il Leviatan e il drago che sta nel mare, che sono simboli delle forze del disordine e del caos. Egli vuole liberare noi, “abitanti della terra”, da tutto ciò che si oppone alla nuova creazione, nella quale vuole farci abitare.
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