vignette_c_10Sto vivendo male in casa mia la gioia di tutti i miei per la persona e l’opera del nuovo Papa. Genitori, fratelli e sorelle, siamo una grande famiglia. Tutti vivono in grande bellezza e gioia una vita di fede e di grande bene, meno me, che la fede non l’ho. Così mi fa quasi rabbia essere escluso da quello che li rallegra.

Caro amico, trascrivo qualche parola della tua bella lettera, per fare solo un cenno su un tema grande di cui tu a lungo mi parli: la fede. Per dirti che dalla fede sei poco lontano. Forse il Signore ti ha già fatto questo regalo e ancora tu non te ne sei accorto. Mi sembra di vederlo nella descrizione che fai della tua famiglia dove dici che hai avuto “la fortuna di esservi nato e cresciuto”. Vedi, la fede è il regalo di vedere che non si tratta di fortuna, ma appunto di un grande regalo. E così piano piano si scopre che tutto è un regalo: la vita, l’amore con il quale molti ci hanno fatto crescere, i regali che da molti abbiamo ricevuto. La fede è la scoperta nella propria vita della bontà di Dio e delle meraviglie che continua a compiere in a noi a e per noi. E bisogna voltare pagina. Bisogna tralasciare il pensiero che la fede sia una dottrina. La fede è dentro la nostra storia. La fede dei tuoi cari è annuncio di fede a te e per te. La loro gioia ti è offerta in regalo. Quando mi dici che il Vangelo ti piace e aggiungi: “peccato che sia una fiaba”, sento vivo il desiderio di risponderti che quella fiaba ha fatto bella la vita dei tuoi genitori e dei tuoi fratelli e sorelle. È una storia potente. È la Parola più vera che abbiamo ascoltato. Mettiti per questa strada con umile fiducia. Quella storia diventerà sempre più la tua storia. La storia della tua salvezza e della tua vita nuova.
Con affetto. Buona Domenica.

Don Giovanni.

Domenica 26 gennaio 2014