Caro Giovanni, dopo essere stato un cattivo cristiano da giovane, lo sono ancor peggio da anziano nei confronti dei miei figli che mi accusano di richiamarli, come presunto cristiano, a delle “regole” che a loro sembrano lontane e addirittura opposte al vangelo. Tra l’altro, mi dicono che questo Papa Francesco a loro sembra più vicino di me alla verità delle cose ….

Carissimo, la tua lettera è stata un grande regalo e mi piace custodire un anonimato che mi consente di reincontrarti dopo tanti anni, e anche di risponderti, senza disturbare la delicatezza del problema che tu mi poni e di cui riporto qualche parola. Certo, dobbiamo ammettere che abbiamo corso il rischio di ridurre il Vangelo a delle regole, ben lontane dalla “Buona Notizia”, che è il significato della Parola “Vangelo”! Non è tutta colpa nostra! E’ anche un po’ quello che ci hanno insegnato “a dottrina”! Però abbiamo trascurato la “buona notizia” che anche il nostro prete degli scouts, a Mantova, un sacco di anni fa, aveva provato a darci, anche lui forse un po’ ingannato dalla teologia che aveva studiato e dalla filosofia razionale di cui era innamorato. Però mi sembra di poterti ricordare che in ogni modo la bellezza della vita evangelica lui ce l’aveva mostrata! Adesso, conviene fare attenzione ai tuoi figli e anche all’indicazione che loro ci danno circa lo spessore di quello che Papa Francesco ci comunica ogni giorno! Penso non sia male osservare come questo straordinario nostro fratello, amico e padre, continui a comunicarci la strada della speranza e della bontà! Che è il coraggio che Gesù per primo ci ha mostrato, entrando nella nostra storia, così come è! Per poi vedere come questa povera storia possa essere visitata dalla potenza di salvezza e di gioia che è il suo Vangelo! La sfida mi pare questa: accettare ogni situazione della storia fino alle sue ferite più gravi! E da lì interrogare il Vangelo per avere dal Signore una speranza di salvezza e di pace. Queste poche parole povere non sono certo la risoluzione del problema, ma te le mando per esserti vicino a sperare e a stare con i tuoi cari figli. Con molto affetto. E con un caro saluto ai miei cari lettori.

Giovanni della Dozza.

Nota: Articolo pubblicato su “Il resto del Carlino – Bologna” di domenica 13 Agosto 2017 nella rubrica “Cose di Questo mondo”.