MendicanteAmmiro la passione che lei mette nel cercare di trovare e dare a tutti un letto e un pane, ma non le sembra che ci siano inevitabilmente dei limiti? Io capisco anche la protesta di italiani e bolognesi poveri che si vedono lasciati in disparte in questa emergenza di arrivi da paesi stranieri.

Caro amico, non pensi che io mi dia molto da fare per questa povera gente! Dovrei e vorrei fare ben di più, ma mi incontro ogni giorno con i miei limiti di fede e di carità. Il Signore in questi giorni me ne ha dato la prova! Tornavo a casa un po’ tardi una sera di questa settimana, e mentre salivo le scale udivo le voci sommesse di alcuni nostri ospiti del “piano freddo”. Stavo quasi per andare a rimproverarli per il disturbo che provocavano al riposo degli altri – in questi giorni siamo quasi trenta a dormire in casa – quando all’improvviso m’è venuta in mente la mia camera da letto, e il letto grande e comodo ben diverso dalle brandine di lì sotto, e il bagno vicino e tutte le comodità. Capisce come sono realmente le cose? Anche perché devo dire che proprio queste presenze di povera gente, italiani e stranieri insieme, è un grande aiuto per la nostra preghiera. Certe volte i nostri ospiti hanno da poco cominciato a riposare e noi ci troviamo per la preghiera di inizio della giornata. Da quelle presenze mi sento protetto, e la nostra stessa preghiera mi sembra custodita e illuminata da questa povera gente. Sono loro un regalo per noi. E molto più prezioso del poco che noi diamo a loro. E vedo dei grandi regali anche per le persone e le famiglie che ogni sera si danno un turno per farsi presenti e preparare un po’ di cena per i nostri ospiti: occasione anche per stare insieme e chiacchierare. E quanto bene anche per loro! Buona Domenica a lei, caro amico, e ai cari lettori del Carlino.

Giovanni della Dozza.

Domenica 14 Febbraio 2016.