Mi piacerebbe che la Chiesa, in questi tempi difficili, dove da noi in Emilia alla crisi di tutti si è aggiunta la vicenda del terremoto, e lei ne sa qualcosa per la sua antica parrocchia di Sammartini, mi piacerebbe che da noi partisse un esempio semplice e bello di carità e di solidarietà. Invece tutto mi sembra un po’ spento.

Non è così. Ogni giorno, pur non essendo più a Sammartini da molti anni, ricevo messaggi di solidarietà e segni splendidi di generosa vicinanza. A me piace che tutto avvenga anche in una certa riservatezza. E se da una parte mi colpisce la generosità di chi può offrire molto, mi commuove ancor di più il segno piccolo di chi poco possiede e poco può dare. Oggi la liturgia domenicale festeggia la memoria di un ragazzo che vede la sua piccola scorta di cinque pani d’orzo e due pesci essere capace di sfamare una grande folla. Perché il bello di questo miracolo è che non avviene secondo il titolo e la fama che gli si è attribuita, quella che chiama questo avvenumento “la moltiplicazione dei pani e dei pesci”. In realtà il Vangelo non parla mai di una “moltiplicazione”: né nel Vangelo di Giovanni che oggi ascoltiamo a Messa, né negli altri cinque racconti di questo miracolo. È istintivo pensare che, per sfamare molti, quei pochi pani e pesci si saranno moltiplicati. Ma non è così! I pani sono stati solo spezzati, e sono bastati per molta gente e ne sono avanzati dodici canestri! Un grande cristiano del secolo scorso, Ivan Illich, all’affermazione preoccupata che vede al mondo troppa gente per troppo poche risorse, rispondeva che in realtà abbiamo dimenticato l’arte dello spezzare, per cui c’è chi ne ha troppo e sciupa e chi resta senza niente. Può capitare anche a Messa che ci si accorga di avere meno Pane di Vita rispetto al numero alle persone che sperano di nutrirsene, ma basta spezzare e ce n’è per tutti e ne può anche avanzare. Per questo mi piace e mi commuove anche il segno piccolo di affetto e di vicinanza: è un piccolo pane spezzato che può nutrire, consolare e rallegrare molti cuori.

Buona Domenica a tutti.

Giovanni della Dozza.

Domenica 29 Luglio 2012.