Tutto parte dal nostro carissimo amico Massimo Gagliardi, pezzo grosso del Carlino, che propone a Martino, un mio “fratello” che guida l’impresa che ha portato nel carcere un laboratorio di sartoria, splendido nelle sue realizzazioni e misero nelle sue risorse economiche, una affascinante proposta che trova miracolosamente grande ascolto e pronta accoglienza.
Detto, fatto. I “panificatori”, i “macellai” e i “cuochi”, tre grandi imprese della nostra Bologna, si accordano per l’evento che porta il titolo “Fatte, cotte e mangiate…”. Sono delle meravigliose tagliatelle confezionate e condite sul posto con il ragù tipico bolognese. E il posto è …Piazza del Nettuno! I bolognesi si lasceranno sedurre dalla bontà del piatto e si lasceranno commuovere dalla “sartoria” di fratel Martino.
L’accordo è subito fatto. In una conferenza stampa di qualche giorno fa, Martino racconta la sua impresa e i suoi amici panificatori macellai e cuochi dicono la loro gioia di mettere insieme un piatto bello e buono che stuzzichi la generosità della piazza. Mentre siamo commossi per come questi “grandi esperti” del buon gusto di Bologna guardino con affetto al tentativo di far del bene per il posto più difficile e più doloroso della città, Martino ci sorprende con una notizia bellissima: siccome le finanza sono scarse, le lavoratrici del carcere, fatto il loro lavoro al mattino, offrono come volontarie la loro opera al pomeriggio, per produrre quello che Martino non ha modo di compensare e che serve per tirare avanti ancora, finchè non arrivi una provvidenza tipo “Fatte, cotte e mangiate…”.
Se non sapevate ancora di questa bella festa, potete approfittarne oggi stesso! Fino alle 18 le tagliatelle di Piazza del Nettuno vi aspettano. Mi sembra meraviglioso vedere che, tra tante cattive notizie, ce ne sono alcune meravigliose, che ci consentano e ci costringano ad essere uomini e donne della speranza e della pace.
Buona Domenica.

Giovanni della Dozza.

Domenica 29 Aprile 2012.